Arsenale di Venezia

L'Arsenale di Venezia costituisce una parte molto estesa della città insulare di Venezia, in Italia, e fu il cuore dell'industria navale veneziana a partire dal XII secolo.
È legato al periodo più florido della vita della Serenissima: grazie alle imponenti navi qui costruite, Venezia riuscì a contrastare i turchi nel mar Egeo e a conquistare le rotte del nord Europa.
Dal 6 febbraio 2013 la proprietà dell'Arsenale è passata dal demanio dello Stato italiano al Comune di Venezia. La Marina Militare Italiana è presente in Arsenale con il suo Istituto di Studi Militari Marittimi e il Museo Storico Navale.
L'Arsenale di Venezia ha anticipato di secoli il moderno concetto di fabbrica, intesa come complesso produttivo in cui maestranze specializzate eseguono in successione le singole operazioni di assemblaggio di un manufatto, lungo una catena di montaggio e utilizzando componenti standard. Rappresenta l'esempio più importante di grande complesso produttivo a struttura accentrata dell'economia preindustriale.
La superficie si estendeva su un'area di 46 ettari, mentre il numero di lavoratori (gli "arsenalotti") raggiungeva, nei periodi di piena attività produttiva, la quota media giornaliera di 1500-2000 unità (con un picco di 4500-5000 iscritti al Libro delle maestranze), cioè dal 2% fino al 5% dell'intera popolazione cittadina dell'epoca (circa 100.000 abitanti).
Gli ampi locali delle Corderie dell'Arsenale sono utilizzati come una delle sedi espositive della Biennale di Venezia, oltre che per alcune attività di piccola cantieristica ed altre attività minori.