Castello di Santarcangelo di Romagna

Il Castello di Santarcangelo di Romagna erge su di una piccola altura tufacea che domina la piana sottostante caratterizzata da fiumi e torrenti che scorrono verso il mare

Comune:Santarcangelo di Romagna
Regione: Emilia-Romagna
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Castello di Santarcangelo di Romagna

il Castello di Santarcangelo di Romagna, ubicato a pochi km da Rimini, si erge su di una piccola altura tufacea di appena 90 m di altitudine – il Mons Iovis; il castello domina la piana sottostante caratterizzata da fiumi e torrenti che scorrono verso il mare. Con la sua mole definisce l’inconfondibile profilo del paese di Santarcangelo, un borgo medioevale ricco di vita e ben conservato. Sigismondo Pandolfo Malatesta ricostruì il castello nel 1447 per fare fronte ai nuovi sistemi di attacco militare, tra cui le bombarde, le bombardelle e le colubrine. Nel tempo è stato anche una residenza dove hanno vissuto tante persone, alcune ben note, e dove oggi risiede la famiglia che ne custodisce la storia, le tradizioni e la bellezza. Ogni visitatore, ogni viaggiatore che entra nel Castello di Santarcangelo di Romagna fa un viaggio nel passato, e aiuta a tenere vivi rocche, fortezze, manieri.

La Storia

Nel Codice Bavaro (secc. VII – X) viene data notizia dell’esistenza, intorno alla fine del IX secolo, di un “chastrum sancti arcangeli” sul Mons Iovis. Una fortificazione che fece da sfondo a intense e tormentate congiure, come la secolare lotta tra Guelfi e Ghibellini e le contese tra le signorie dei Malatesta e dei Montefeltro. Il dominio dei Malatesta (1295 – 1500) fu decisivo: il dantesco “Mastin vecchio” presidiò il Castello in occasione del suo passaggio a capo della parte guelfa. Forse è per quest’ultima circostanza che alcuni studiosi hanno ambientato tra le mura del Castello di Santarcangelo il famoso racconto dantesco di Paolo e Francesca. Nei secoli XIV e XV i Malatesta riuscirono ad acquisire il dominio incontrastato su tutta la vasta area circostante Rimini. Fu soprattutto ad opera di Sigismondo Pandolfo Malatesta che il fortilizio di Santarcangelo assunse, al termine dei lavori nel 1447, la configurazione definitiva che ancora oggi conserva. Il Castello ha, infatti, subìto nei secoli un netto mutamento per quanto riguarda la sua struttura. Della sua primigenia fisionomia restano solo alcune tracce incastonate nelle mura dell’attuale Castello. Nel 1386 fu innalzato, sulle rovine dell’antico castello e ad opera di Carlo Malatesta, un enorme torrione – detto Mastio – tra i più alti d’Italia, per mettersi al riparo dagli attacchi dei suoi nemici. Fu poi Sigismondo Pandolfo a capitozzare quel torrione e, con il materiale di risulta, a costruire l’attuale struttura del Castello, più adatta a fronteggiare le nuove tecniche militari. Nel 1462 il Castello fu preso da Federico da Montefeltro, riconquistato da Roberto, figlio di Sigismondo Pandolfo, e messo a ferro e fuoco da Cesare Borgia nel 1498. Caduto anche il Borgia, e abbandonato dai Malatesta, il Castello passò ai Veneziani che lo cedettero alla Santa Sede nel 1505. A partire da quella data, e fino all’Unità d’Italia, fu dato in enfiteusi a vari signori, tra i quali la famiglia Zampeschi, che aprì i grandi finestroni che ancora oggi danno luce alle tre sale al piano della Corte. Nel 1800 venne acquistato dai conti Baldini, come indica la targa marmorea sulla parete della Corte di fronte all’ingresso. Nel 1880 divenne proprietà della famiglia Massani che trasformò il Castello e il suo circondario in un grande centro agricolo. Nel 1903 fu acquistato dalla contessa Eugenia Rasponi Murat, nipote della principessa Luisa Giulia Murat, figlia di Carolina Bonaparte, sorella di Napoleone, e di Gioacchino Murat. Non avendo figli, la contessa Eugenia lasciò il Castello al cugino, conte Giovanni Battista Spalletti Trivelli, nonno della principessa Marina Colonna di Paliano, che lo erediterà definitivamente nel 1992.

Gli eventi

Il castello di Santarcangelo è sicuramente tra i siti più prestigiosi, in Emilia Romagna, dove scegliere di realizzare un evento importante. E’ una struttura in grado di accogliere in intimità e riservatezza feste, ricorrenze e celebrazioni importanti. Oltre al fascino dei suoi luoghi, sarà possibile contare anche sulla professionalità e la competenza organizzativa di diverse figure professionali che vi aiuteranno anche nell’allestimento di ricevimenti, serate promozionali, stages, attività formative e set cinematografici. La sua posizione strategica consente una buona raggiungibilità del sito, anche grazie alla limitrofa stazione ferroviaria di Santarcangelo e il vicino snodo autostradale. Per ogni evento si potrà usufruire, secondo richiesta ed esigenza, di un servizio catering riservato, una segreteria e un ufficio dedicato.

L'ospitalità

Lasciatevi avvolgere dall’atmosfera e dallo charme che aleggia tra le mura del Castello di Santarcangelo; un luogo dove scoprirete il fascino di trascorrere indimenticabili momenti sotto il segno dell’esclusività e dell’incanto fuori dal tempo. Che passiate da queste parti per un soggiorno di lavoro alla Fiera di Rimini o di Cesena o per viaggio di vacanza, concedetevi una sosta speciale. Nelle due confortevoli ed eleganti suites, situate rispettivamente nella Torre dei Paesaggi e nella Torretta dei Tramonti, vi abbiamo riservato anche la certezza di un soggiorno indimenticabile.
E’ possibile prenotare le due suites per: • Pernottamenti per viaggi di lavoro come eventi fieristici o altre convention • Pernottamenti per coppie o piccoli gruppi familiari in vacanza • Prima notte di nozze Tutti i pernottamenti prevedono la prima colazione e la possibilità di organizzare colazioni e buffet con servizio al tavolo

Le visite guidate

Il Castello di Santarcangelo è aperto al pubblico ogni domenica ed è possibile visitarlo anche con l’accompagnamento di una guida esperta che saprà illustrarvi minuziosamente la storia di un monumento al centro della storia della Romagna, svelandovi i suoi piccoli e grandi segreti. E’ possibile prenotare “una giornata particolare al castello” che prevede una visita guidata dentro le mura ed un ricco e prelibato aperitivo con buffet da degustare nella Sala principale o all’aperto, nella corte, davanti ad un incantevole panorama della grande valle che lo circonda.

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