L'edificio, il cui ingresso principale era dai celebri “fondacci” di Santo Spirito, prospetta sul lungarno con un fronte particolarmente articolato, a quattro piani che, partendo dal lato che poi determina la cantonata con via de' Geppi, presenta un corpo a due assi seguito da un corpo centrale leggermente arretrato, a tre assi, con finestroni al piano nobile che guardano a un balcone con ringhiera in ferro, e sul quale aderisce a destra un corpo a un solo piano, a funzionare e da accesso al palazzo e da ampia terrazza.
Mentre nell'insieme la facciata mostra caratteri che sembrano indicare una riconfigurazione databile al Settecento, quest'ultima porzione ha caratteri pienamente ottocenteschi, con elementi recuperati dal repertorio architettonico quattrocentesco. Al piano nobile del corpo centrale dell'edificio è uno scudo con l'arme della famiglia Adami (d'azzurro, a tre clave d'oro, poste in palo affiancate).
Sull'angolo con via de' Geppi è un tabernacolo con edicola settecentesca, racchiudente un pregievole dipinto raffigurante la Madonna con il Bambino. Il palazzo è stato residenza del generale Jacopo Adami, comandante della Fortezza da Basso, dei senatori Adami, cavalieri dell'Ordine di Santo Stefano: Antonfilippo, Commissario di Pontremoli ed importante poligrafo italiano membro di prominenti accademie quali La Colombaria, Georgofili, Arcadia, Apatisti e l'Etrusca (Antonfilippo ha lasciato nel palazzo l'unico esempio fiorentino di galleria dedicata all'antico Egitto con affreschi ispirati alla riscoperta dell'Antichistica, scienza risorta nel Settecento illuministico per merito di intellettuali, filosofi e scienziati), ed Alessandro, direttore delle regie finanze di Livorno e successivamente amministratore di riferimento per gli Asburgo-Lorena e dell'ing. Guido Adami Lami (1869-1911), pilota e pioniere dell'industria automobilistica italiana e fondatore nel 1899 della casa automobilistica La Rondine.
In questo edificio poi, nel 1759, l'inglese Charles Hadfield (padre della pittrice ed educatrice inglese Maria Cosway che appunto in questa casa nacque), aveva aperto una pensione che, almeno fino agli anni ottanta del Settecento, fu particolarmente rinomata e frequentata dai viaggiatori stranieri (tra i suoi ospiti si ricorda lo storico Edward Gibbon, qui nel 1764). Nella metà dell'Ottocento, sul fronte prospiciente il lungarno Guicciardini fu edificata una chiesa evangelica riformata a tre navate con un monumentale scalone di ingresso, che ospitava tutto l'establishment straniero, sia residente che in visita a Firenze.
L'edificio, il cui ingresso principale era dai celebri “fondacci” di Santo Spirito, prospetta sul lungarno con un fronte particolarmente articolato, a quattro piani che, partendo dal lato che poi determina la cantonata con via de' Geppi, presenta un corpo a due assi seguito da un corpo centrale leggermente arretrato, a tre assi, con finestroni al piano nobile che guardano a un balcone con ringhiera in ferro, e sul quale aderisce a destra un corpo a un solo piano, a funzionare e da accesso al palazzo e da ampia terrazza.
Mentre nell'insieme la facciata mostra caratteri che sembrano indicare una riconfigurazione databile al Settecento, quest'ultima porzione ha caratteri pienamente ottocenteschi, con elementi recuperati dal repertorio architettonico quattrocentesco. Al piano nobile del corpo centrale dell'edificio è uno scudo con l'arme della famiglia Adami (d'azzurro, a tre clave d'oro, poste in palo affiancate).
Sull'angolo con via de' Geppi è un tabernacolo con edicola settecentesca, racchiudente un pregievole dipinto raffigurante la Madonna con il Bambino. Il palazzo è stato residenza del generale Jacopo Adami, comandante della Fortezza da Basso, dei senatori Adami, cavalieri dell'Ordine di Santo Stefano: Antonfilippo, Commissario di Pontremoli ed importante poligrafo italiano membro di prominenti accademie quali La Colombaria, Georgofili, Arcadia, Apatisti e l' Etrusca (Antonfilippo ha lasciato nel palazzo l'unico esempio fiorentino di galleria dedicata all'antico Egitto con affreschi ispirati alla riscoperta dell'Antichistica, scienza risorta nel Settecento illuministico per merito di intellettuali, filosofi e scienziati), ed Alessandro, direttore delle regie finanze di Livorno e successivamente amministratore di riferimento per gli Asburgo-Lorena e dell'ing. Guido Adami Lami (1869-1911), pilota e pioniere dell'industria automobilistica italiana e fondatore nel 1899 della casa automobilistica La Rondine.
In questo edificio poi, nel 1759, l'inglese Charles Hadfield (padre della pittrice ed educatrice inglese Maria Cosway che appunto in questa casa nacque), aveva aperto una pensione che, almeno fino agli anni ottanta del Settecento, fu particolarmente rinomata e frequentata dai viaggiatori stranieri (tra i suoi ospiti si ricorda lo storico Edward Gibbon, qui nel 1764). Nella metà dell'Ottocento, sul fronte prospiciente il lungarno Guicciardini fu edificata una chiesa evangelica riformata a tre navate con un monumentale scalone di ingresso, che ospitava tutto l'establishment straniero, sia residente che in visita a Firenze.