Palazzo Gondi

Comune:Firenze
Regione: Toscana
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Palazzo Gondi

Palazzo Gondi FirenzePalazzo Gondi fu fatto costruire da Giuliano Gondi il Vecchio nel 1489, su progetto di Giuliano da Sangallo. Il palazzo è quindi uno dei grandi palazzi rinascimentali dei banchieri fiorentini, imponente con l’altana che domina la città. Ma in varie epoche sono state aggiunte una grandissima terrazza al primo piano, all’ombra di Palazzo Vecchio e due terrazze all’altezza dell’altana da cui si gode lo splendido panorama di tutti i monumenti del centro storico. Dopo sei anni di accurati restauri Palazzo Gondi è un palazzo rinascimentale, ma con tutti i comfort moderni. E’ un luogo dove è possibile organizzare cene eleganti, eventi culturali ed aziendali, convegni, matrimoni e set cinematografici al primo piano usando sia i bellissimi saloni tra cui quello principale con il grande camino in pietra forte scolpito da Giuliano da Sangallo, sia la grande terrazza che guarda Piazza della Signoria e Palazzo Vecchio. Mentre all’ultimo piano vi è un elegantissima Residenza d’epoca dove è possibile soggiornare, che può essere usata anche per eventi più esclusivi sia nei salotti con finestre panoramiche, sia sulle terrazze che dominano e sono circondate da tutti i monumenti della città.

La Storia

I Gondi sono un’antica e nobile famiglia fiorentina di cui si ha notizie fin dai tempi di Carlo Magno. Furono podestà della Repubblica Fiorentina, commercianti di tessuti di lana ed auroserici, battiloro, banchieri, ambasciatori con i Medici. La “Compagnia Gondi” aveva sedi non solo in Italia, Francia, Spagna, Portogallo e Polonia ma anche a Costantinopoli e Calcutta. Ebbero cariche politiche importanti soprattutto a Firenze ed a Napoli mentre ricoprirono fondamentali incarichi di governo in Francia con le due regine Caterina e Maria dei Medici. Sia in Italia che in Francia imparentati con le famiglie più importanti. Giuliano Gondi il Vecchio, colui che ha fatto costruire il Palazzo in Piazza San Firenze, sposò in prime nozze Maddalena di Filippo Strozzi. Mentre sua cugina, Elena Gondi, detta Lena, era la madre di Jacopo Salviati quindi consuocera di Lorenzo il Magnifico e madre di Maria, madre di Cosimo I e Leone XI. In Francia invece, Antonio, maestro di palazzo del Duca d’Angiò, è famoso perché finanziò, insieme ai Gondi fiorentini, il primo viaggio di Giovanni da Verrazzano in cui venne scoperta la Baia di New York e la Florida.. Suo figlio Alberto, Duca di Retz, Ambasciatore e Maresciallo di Francia, sposò Claude Catherine de Clermont Dampierre ed era anche signore di Noisy Le Roi e Versailles. Suo figlio, Carlo Marchese di Belle Île, fu il marito di Antoniette d’Orléans-Longueville, fu anche Generale delle Galere. Lo stemma della famiglia è “due mazze ferrate in croce di Sant’Andrea” in campo oro, che reca il motto di famiglia “Non Sine Labore”. Il Palazzo fu fatto costruire da Giuliano Gondi il Vecchio nel 1489, su progetto di Giuliano da Sangallo e si allinea alla tradizione dei grandi palazzi patrizi fiorentini, come Palazzo Strozzi e Palazzo Medici Riccardi, ma con una rinnovata rilettura stilistica. L’area in cui sorge, occupa quella che fu l’antico teatro della Florentia romana, la cui estensione comprendeva anche tutto il perimetro di Palazzo Vecchio. Giuliano Gondi, nel 1455 acquistò palazzo Giugni nel quartiere di Santa Croce ed affittò la contigua torre dell’Arte dei mercanti, nella quale vi era l’ufficio di Ser Piero da Vinci padre di Leonardo, il quale divenne subaffittuario di Giuliano per 30 fiorini l’anno. Torre che poi comprò nel 1485 e rimase incorporta nel palazzo fino all’800. Leonardo da Vinci frequentò quindi questa casa, e riprese dalle finestre il disegno del cadavere di Bernardo Bandini, dopo la congiura dei Pazzi , arrestato a Costantinopoli, dove i Gondi avevano un banco ed impiccato in Piazza San Firenze. In ricordo di ciò nell’androne di accesso da Via dei Gondi è posta una targa. Inoltre Leonardo indicò i Gondi come suoi esecutori testamentari , per la parte fiorentina. Giuliano da Sangallo disegnò inoltre la famosa Cappella Gondi in Santa Maria Novella dove i Gondi, su concessione di Cosimo I e dei Frati “posero per abbellirla” il Crocifisso ligneo del Brunelleschi, il famoso Cristo delle Uova. Nel giugno del 1495 Guidobaldo da Montefeltro, Duca d’Urbino, venne accolto da Giuliano Gondi, con tutti gli onori nel palazzo appena finito. Già nel 1901 Palazzo Gondi appare come edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale, nell’elenco redatto in quest’anno da la Direzione Generale delle Antichità e Belle arti, ed è citato nel vincolo UNESCO del centro storico di Firenze.

Gli ambienti di Palazzo Gondi

Il Cortile

Palazzo Gondi Firenze Il cortile Il silenzioso e maestoso cortile attrae l’attenzione per la ricchezza e il pregio delle sue decorazioni scultoree, che contrastano con la sobrietà della facciata. Viene considerato uno dei più bei cortili della Firenze rinascimentale. Il cortile del Palazzo Gondi è tradizionale: il Sangallo seguì infatti lo stile fiorentino usando degli archi su colonne piuttosto che quella che era la sua normale preferenza, il motivo ad archi e piedritti presenti in altre sue costruzioni a Napoli. L'elemento che lo distingue dagli altri cortili fiorentini è anche l’uso di una scalinata esterna.

Il Piano Nobile

Palazzo Gondi Firenze piano nobileIl Piano Nobile è caratterizzato da un grande salone con soffitto a cassettoni. Da segnalare il camino monumentale, in pietra forte, disegnato da Giuliano da Sangallo e sormontato da due grandi statue, Ercole e Sansone, che come Numi Tutelari, proteggono la porta e le finestre del palazzo. Alle pareti sono presenti una serie di ritratti dei personaggi più famosi dell’importante ramo francese, che sostenne le due regine Medici, Caterina e Maria. Adiacenti, due salotti con affreschi di Matteo Bonechi e Niccolò Contestabili.

L'Altana Storica

Palazzo Gondi Firenze altanaA pochi metri da Palazzo Vecchio, sui tetti all’altezza dell’altana quattrocentesca, si trova un appartamento con terrazze che dominano Firenze. Dalle terrazze è possibile godere di un panorama unico. I più importanti monumenti fiorentini sembrano avvolgere le terrazze. Si ha l’impressione di toccare Palazzo Vecchio e di dominare il Duomo e gli altri monumenti, che svettano dagli antichi tetti in terracotta.

La Cantina

Nelle antiche cantine a volta irregolare, vi è un’enoteca in cui i vini prodotti dai Gondi nella Tenuta Bossi, continuano ad affinarsi all’ombra di Palazzo Vecchio.

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