Villa Caramello – originariamente una rocca del secolo XIV come attestato dalla sua pianta – deve l’attuale impianto e configurazione agli interventi di restauro ed abbellimento fatti eseguire dal marchese Gaetano Paveri Fontana agli inizi del 1700.
Il progetto di trasformazione in villa, iniziato nel 1712, è stato eseguito principalmente tra il 1739 ed il 1741 con l’intervento del grande architetto Ferdinando Galli Bibiena.
Villa Caramello – massima espressione della stagione del Barocco in Piacenza – separa con il proprio corpo un giardino – ingentilito da una grande peschiera con giochi d’acqua – che guarda a nord, attraverso il proprio viale d’accesso lungo oltre 1Km, le Alpi Bergamasche e si affaccia a sud sui rinomati Colli Piacentini.
Villa Caramello viene aperto al pubblico per visite guidate dopo aver ottenuto il premio Gazzola 2008 a coronamento di oltre dieci anni di ingenti lavori di restauro conservativo. Inoltre, Villa Caramello intende aprire le proprie porte per ospitare selezionati eventi pubblici, tra cui matrimoni, feste, mostre, convegni e conferenze, set cinematografici e musicali.
I Paveri Fontana, con gli Arcelli Fontana e Malvicini Fontana, rappresentano il più antico consorzio gentilizio piacentino, i da Fontana, risalente al X secolo investito dall’Imperatore Enrico II nel 1004 di Fontana Pradosa – oggi frazione alle porte di Castel San Giovanni, non distante dal fiume Po, che rimarrà per mille anni al centro degli interessi terrieri della famiglia in Val Tidone.
I Paveri Fontana sono proprietari di Villa Caramello almeno dal 1400 come confermano le antiche pergamene accuratamente custodite nell’archivio di famiglia.