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Saloni della Principessa a Palazzo Brancaccio

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Saloni della Principessa a Palazzo Brancaccio

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Palazzo Brancaccio – Palazzo Brancaccio è l’ultima residenza principesca costruita a Roma. Fu fatto edificare alla fine dell’Ottocento da Mary Elizabeth Bradhurst Field, ricchissima signora di New York la cui omonima figlia Elizabeth aveva sposato il principe don Salvatore Brancaccio, di antica famiglia napoletana trasferita a Roma al seguito della corte reale dopo l’Unità d’Italia (1870). Della costruzione del palazzo, durata decenni, furono incaricati gli architetti Gaetano Koch e Luca Carimini. Di forme classiche e solenni, armonioso e imponente allo stesso tempo, l’edificio si sviluppa lungo via Merulana, la grande strada alberata che congiunge le basiliche papali di Santa Maria Maggiore e San Giovanni in Laterano.

I Saloni della Principessa – I Saloni della Principessa corrispondono al piano nobile abitato dall’ultimo principe Brancaccio, don Marcantonio (1879-1961), figlio dei principi Salvatore ed Elizabeth, e dalla sua consorte, la principessa donna Fernanda (1907-2014). Situato al termine dello scalone monumentale, contiene una serie di magnifiche sale dalla superficie totale di oltre 1000 metri quadrati. La principessa donna Fernanda, che visse in questa casa per molti anni dopo la morte del principe conservò con cura l’appartamento in cui abitava. Per suo merito, questi saloni sono ancora oggi in condizioni straordinarie. Gli arredi sono rimasti quelli originali. Gli attuali proprietari, che discendono dai Brancaccio per linea femminile, continuano con passione la missione di conservare nel migliore dei modi questo luogo.

Il Parco – Situato sulla cima del Colle Oppio, che fa parte dell’Esquilino (uno dei Sette Colli di Roma), il parco di palazzo Brancaccio è una grande area verde al centro della città. Il suo ninfeo, con la fontana ricca di pesci e le statue di Ercole e Davide, è  un gioiello architettonico che fa da quinta teatrale al maestoso ingresso del palazzo. La tradizione vuole che in questi luoghi sorgesse la “Torre di Mecenate” dalla quale, secondo Svetonio, Nerone guardava la città bruciare mentre suonava la cetra.  Passeggiare per i viottoli fra i lecci secolari, gli allori e le palme, scoprendo pezzi di statue che fanno capolino in mezzo agli acanti, dà la sensazione di entrare in un mondo fuori dal tempo, silenzioso e inaccessibile alla frenesia della città.

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    Dove si trova la Dimora

    Regione: Lazio
    Città: Roma (Roma)

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