Borgo Cornalese

Una piccola Cine Città con splendidi spazi fra il borgo millenario, la villa settecentesca, il mulino del '500, la chiesa neoclassica

Comune:Villastellone
Regione: Piemonte e Valle d'Aosta
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Il Borgo Cornalese a Villastellone

Borgo Cornalese è un complesso architettonico che si trova appena fuori Villastellone, a meno di mezz'ora di macchina o treno da Torino. Il complesso è composto dalla settecentesca Villa dei Conti de Maistre, un grande parco di 16 ettari, un mulino del ’500, un antico borgo millenario composto da due corti agricole di oltre 11.000 metri quadri in fase di restauro e una bella chiesa in stile neoclassico dedicata alla Madonna dei dolori.

Borgo Cornalese e in particolare la Villa de Maistre è la location ideale per produzioni televisive, cinematografiche e pubblicitarie, shooting foto e video e manifestazioni quali raduni automobilistici o attività sportive e fieristiche. Case di produzione, organizzazioni di eventi e società di comunicazione hanno a disposizione ampi spazi all'aperto e alcuni interni sia della Villa padronale che delle corti laterali che possono soddisfare le esigenze più variegate: ambienti industriali, vecchi granai, scuderie, un mulino con macine a pietra originali, lunghi porticati, un giardino con ampio roseto e una delle magnolie più grandi del Piemonte, un parco di 16 ettari, lunghi viali di pioppi o tigli, oltre 180 ettari di terra agricola incontaminata con ancora alcuni boschi e una palude, una cappella privata, locali storici come la limonaia e la legnaia, sale eleganti con affreschi ancora originali.

È un’area molto grande, ma logisticamente molto pratica tanto da essere stata battezzata dai giornali locali come il cinecittà della Provincia di Torino. La Villa è una delle principali attrattive del territorio limitrofo al Parco CollinaPo e l’intera area di Borgo Cornalese è inserita tra le bellezze principali del programma MAB (Man and Biosphere) dell’UNESCO. Nel giardino all’italiana delle Villa trovano spazio oltre 100 rose di svariati tipi e colori mentre il parco di 16 ettari è composto da querce, tigli, faggi, pioppi e tante altre piante che ogni anno ospitano diverse specie di uccelli migratori come beccacce, rondini, colombacci e gruccioni. Lo stemma della stessa città di Villastellone riporta delle calendule dorate che sono tratte dallo stemma della famiglia de Maistre.

La storia del Borgo Cornalese

I recenti studi condotti sull’insediamento di Borgo Cornalese ci permettono di ridefinire, con buona approssimazione, una storia diversa da quella che fino ad oggi raccontava di un presunto antico insediamento di Bulgari. Sia l’analisi delle murature che le indagini condotte sulla documentazione archivistica, ci hanno rivelato una storia complessa e dalle antiche origini.

I fabbricati ci parlano di un insediamento millenario, di costruzione fortificata a difesa del territorio, posto sulla punta del Altopiano di Poirino; è stato individuato un primo insediamento, forse Templare, collocabile nell’anno 1000 circa, attorno al quale si è sviluppato ed organizzato tutto il ricetto fortificato.

Si rilevano ancora le tracce di una antica torre quadrata, che quasi sicuramente era a difesa di una prima cinta muraria; poi troviamo una porzione di una torre rotonda, i cui ruderi sono stati successivamente usati come colombaia. Il vicolo del Borgo – l’antico cortile -, lascia intravedere il castello trecentesco, con le sue belle murature con giunti stilati e contrafforti di sostegno; è ancora visibile qualche labile traccia di intonaco affrescato, di epoca postuma al primo impianto.

Soffitti a cassettoni, volte, cantine e ghiacciaie ci fanno fare un viaggio in secoli remoti, anche se i secoli, le lotte tra le signorie e le depredazioni, hanno lasciato le antiche architetture prive di ogni decoro asportabile.

La storia di questo aggregato, dall’apparenza unitario, ma con edifici dalle caratteristiche tipologiche molto differenti, esprime attraverso le sue murature uno sviluppo millenario, confortato anche dai carteggi di archivio.

La storia, accertata, parte dalla stirpe degli Aleramo, di origine salica, e si sviluppa tra il Marchesato di Saluzzo, quello del Monferrato e quello del Vasto. La ricerca archivistica infatti ci porta alla corte dell’Imperatore Federico I° che nel 1163 conferma il possesso del Feudo di Borgaro (uno degli antichi nomi di Borgo Cornalese) ai Marchesi di Romagnano. Nel 1224 i monaci bianchi dell’Abazia di Casanova, frati Cistercensi, ottengono il permesso da Lorenzo di Borgaro di realizzare il canale che diventerà nel 1285 la Gora di Borgo e su cui a tutt’oggi troviamo il mulino, ricostruito nel 1597. Gli anziani del Borgo (un ringraziamento particolare ad Augusto che ci ha dato preziose tracce da seguire), hanno sempre citato un edificio come il Castello, la cui esistenza è stata sancita da documenti che parlano del Castello di Borgo a partire dai primi anni del 1300. Tra il 1300 ed il 1600 i territori di Borgo Cornalese sono teatro di numerose battaglie sanguinose che rendono il Borgo oggetto di saccheggi e distruzioni, ne sono testimonianza alcune tracce sugli edifici più antichi. Essi lasciano solo più intravedere la presenza di un piano superiore all’attuale, sicuramente distrutto e non più ricostruito.

Borgo Cornalese mantiene la sua importanza strategica fino a circa la metà del 1500, quando i centri più importanti iniziano ad avere cinte fortificate, mentre i piccoli feudi difensivi cessano la loro funzione. Poco alla volta il Borgo si trasforma e diventa centro agricolo alle dipendenze della “nuova” villa: l’attuale Villa de Maistre. Nel 1300 vi si insediò la famiglia Costa, tesorieri dei principi D’Acaya, che vi rimase fino alla fine del ‘700. Tra il 1799 e il 1816, il Borgo venne aggregato al territorio di Villastellone. L’Ottocentesca Chiesa Beata Vergine dei Dolori venne costruita nel 1850 dal duca Eugène-Alexandre Laval di Montmorency Montmorency, marito di Anne-Constance de Maistre, figlia del filosofo Joseph de Maistre. E’ un edificio di pregevole fattura architettonica dalle linee neoclassiche.

Oggi l’abitato conserva l’aspetto di borgo agricolo medievale autosufficiente, pur comprendendo al suo interno alcuni edifici di epoca più recente, tra cui appunto la Chiesa e la splendida Villa dei Conti de Maistre con il suo parco. Il mulino ad acqua ancora funzionante è messo in azione dalle acque della Bealera o Gora di Borgo. * Borgo Cornalese si trova citato come Borgo, Borgo di Borgo, Borgaro e numerose altre varianti I riferimenti provengono da: • Archivio di Stato di Torino • Archivio Storico di Carmagnola • Cartario di Casanova E numerose pubblicazioni a cura della Società per gli Studi Storici, Archeologici ed Artistici della Provincia di Cuneo.

I servizi

Borgo Cornalese è oggetto di un ambizioso progetto di restauro conservativo che durerà numerosi anni e coinvolge oltre 20.000 metri quadri di immobili storici. Per questa ragione ospita artigiani professionisti che sappiano realizzare importanti opere di restauro di affreschi, intonaci, infissi, mobili, opere d’arte e pareti ma non solo: viene data grande attenzione ai nuovi materiali necessari per il ripristino degli immobili quali resine, calce, colori e tappezzerie.

Utilizzata come location per produzioni cinematografiche, televisive e pubblicitarie, Borgo Cornalese i laboratori sono adatti alle esigenze di ogni casa di produzione: decorazione, scenografia, restauro e installazioni. Inoltre Ludovico de Maistre, responsabile della location, è fondatore di una società di produzione e comunicazione in grado di offrire tutti i servizi necessari quali:
– servizi foto e video
– service cinema (gruppi elettrogeni, illuminazione, stativi, effetti speciali, ecc)
– video operatori
– scenografie e allestimenti su misura
– droni
– post produzione e montaggio
– assistenza runner, personale qualificato e altro
– gestione permessi e occupazione suolo pubblico
All’interno della location ci sono numerose possibilità di parcheggio anche per veicoli di grandi dimensioni e ci sono spazi per ogni tipo di gruppo elettrogeno.

Inoltre sono a disposizione:
– laboratori di decorazionescenografia e restauro con professionisti artigiani direttamente in loco.
– Mezzi agricoli e movimento terra a disposizione per ogni tipo di esigenza
– Elettricità con contatori dai 15 ai 35 Kw

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