Castello di Gabiano

Situato in posizione dominante sulla valle del Po, il castello di Gabiano è tra i più antichi e i più vasti del Monferrato, citato dalle fonti già nell’VIII secolo

Comune:Gabiano
Regione: Piemonte e Valle d'Aosta
castello gabiano
castello gabiano wine tour piemonte
castello gabiano location ricevimenti piemonte
castello gabiano charme relax piemonte
castello gabiano matrimonio in castello piemonte
castello gabiano dimora storica piemonte
castello gabiano ospitalita piemonte
castello gabiano dormire in castello piemonte
castello gabiano parco
castello gabiano labirinto
castello gabiano alessandria
castello gabiano ristorante
castello gabiano location eventi piemonte
castello gabiano cantina
castello gabiano vacanze in castello piemonte
castello gabiano location matrimoni piemonte
castello gabiano castelli aperti piemonte

Contatta la dimora

Il Castello di Gabiano

Il Castello di Gabiano, situato in Piemonte ha più di mille anni di storia. Già nel VIII secolo la Bolla firmata da Carlo Magno menziona la “Cortem magnam nomina Gabianam”. Nel 1164, Federico I concede ambita investitura a Guglielmo II di Monferrato. Da questa data, e per l’importanza strategica ed economica del Castello e della sua contrada, iniziano assedi e guerre che s’inscrivono nel libro della storia. Il feudo passa ai Montiglio, ai Gonzaga, a Ferdinando di Mantova che cede nel 1622 il Castello ad Agostino Durazzo. Vi sono documenti contabili nei registri comunali i quali attestano già attorno all’anno 1000, a Gabiano un economia fondata sulla vite e sul vino.

Oggi Giacomo Cattaneo Adorno, ultimo Marchese di Gabiano, insieme alla moglie Emanuela, appassionati e determinati, desiderano captare la valenza del territorio ed estrarre al meglio la materia prima, in modo che la tradizione vinicola del Casato, aggiornata alla tecnologia enologica più illuminata, continui, con vini di alta qualità legati al territorio, in grado di tener testa ai grandi vini secolari. Il paese di Gabiano copre da solo una delle più piccole e antiche DOC d’Italia: “A Matilde Giustiniani” Gabiano DOC Riserva. La restante gamma di vini tutti DOC e DOCG: “La Braja” Barbera d’Asti DOCG, “Il Ruvo” Grignolino del Monferrato Casalese DOC, Rubino di Cantavenna DOC, “Gavius” Monferrato Rosso DOC, “Castelvere” Monferrato Chiaretto DOC, “Corte” Monferrato Bianco DOC, “Adornes” Barbera d’Asti Superiore DOCG, “Castello” Piemonte Chardonnay DOC.

Il Castello propone inoltre un’accoglienza esclusiva e di charme. Dopo alcuni anni di attento restauro, vengono aperte le porte della Casa Caccia: 4 Luxury Suites e 2 Appartamenti per ospiti romantici, ambienti ideali per scoprire e assaporare in completo relax l’affascinante mondo del vino. Ai piedi della fortezza del Castello nei mesi più caldi gli ospiti potranno rilassarsi intorno alla piscina. Presso la Sala Degustazione e l’adiacente Wine Shop viene offerta la possibilità di acquistare e degustare oltre ai vini pregiati della tenuta anche selezionati prodotti locali.

L’Agriturismo “3 Orologi” di recente apertura e collocato nell’antica corte medievale, offre la possibilità di proseguire l’esperienza del gusto e provare un menù degustazione con piatti a base di ricette tradizionali e prodotti biologici e a km zero, tra cui nella stagione autunnale, anche il rarissimo tartufo bianco della zona. La vista a perdita d’occhio sul paesaggio intatto vale da se la visita. Attorno al Castello si può godere di un maestoso Parco di circa 5 ettari che racchiude un rarissimo Labirinto. Gli ospiti potranno così passeggiare intorno ad un vero e proprio monumento, considerato uno dei rari esempi rimasti nell’ambito dei labirinti storici del Piemonte”.

La storia del Castello di Gabiano

Situato in posizione dominante sulla valle del Po, il castello di Gabiano, tra i più antichi e i più vasti del Monferrato, viene citato dalle fonti già nell’VIII secolo. Nel 1164 viene donato da Federico Barbarossa al Marchese Guglielmo II del Monferrato e, conteso nei secoli da vari casati, viene infine ceduto nel 1624, assieme al marchesato, dal duca Ferdinando Gonzaga ad Agostino Durazzo a saldo dei debiti contratti dalla corte di Mantova con la nobile famiglia genovese. La dinastia dei Durazzo discenderebbe da Giorgio di Durazzo di Albania che, a causa delle persecuzioni dei Turchi, avrebbe abbandonato la sua terra e sarebbe approdato a Genova nel 1389. Da artigiani della seta a mercanti tra Genova, Anversa e Venezia, i Durazzo raggiungono il culmine del loro potere alla fine del Cinquecento con il passaggio dall’attività commerciale a quella finanziaria e con la conquista del dogato nel 1573.

Nove Durazzo sono stati dogi della Repubblica di Genova. Nella sua residenza in via Balbi, il Palazzo Durazzo Pallavicini, commissionato all’architetto Bartolomeo Bianco nel 1618 da Giò Agostino Balbi, Giacomo Filippo avvia nel 1774 i lavori per la costruzione dello scalone in stile neoclassico ad opera dell’architetto Andrea Tagliafichi che effettuerà alcuni interventi anche nelle ville di Multedo e Cornigliano. Nello stesso periodo intraprende il “ristoro” del castello di Gabiano trasformandolo in “palazzo di villeggiatura”. Il suo interesse per la botanica lo induce a curare, in particolare, lo sviluppo del giardino e il suo ampliamento. I lavori di ristrutturazione del castello iniziano nel 1789 e terminano nel 1793.

Nell’Ottocento un pesante restauro ne cancella l’aspetto turrito e soltanto nel 1907, in seguito al crollo di una torre, il marchese Giacomo Durazzo Pallavicini decide di ripristinare il carattere medievale del manufatto e di riportarlo alle sue forme originarie, iniziando dalla ricostruzione dell’ala sud. Su consiglio di Alfredo d’Andrade, Soprintendente ai monumenti di Piemonte, Liguria e Val d’Aosta, il marchese chiama il giovane architetto Lamberto Cusani, che aveva già effettuato alcuni lavori di restauro in Emilia. I lavori di restauro, interrotti con l’avvento della Grande Guerra, vengono ripresi all’inizio degli anni Venti. Matilde Durazzo Pallavicini "con squisito senso artistico, vuole ridonare al suo castello l’originario splendore di maniero medievale" scrive l’architetto, che con artisti e maestranze si prodiga con entusiasmo in questa “poetica rinascita del castello”, dove “sembra che il tempo scorra a ritroso nei secoli: si vive in un’atmosfera medievale”.

Nell'ambito di questo immenso lavoro viene incluso il labirinto. Quest'ultimo rappresenta uno dei rarissimi esempi documentati nell'ambito dei giardini storici del Piemonte (si attesta la presenza di un labirinto non più esistente nella villa Solaro della Margarita a Margarita e nel castello di Masino). Esso riveste un'importanza eccezionale non solo per la sua rarità ma anche per il periodo storico in cui fu realizzato che, come confermato dall'analisi degli esemplari di Buxus sempervirens che delimitano i percorsi, risale agli anni Trenta del Novecento, periodo in cui l'ormai affermato gusto paesaggistico si integrava con giardini formali posti nelle immediate vicinanze della residenza ma mai con le forme di un labirinto. L'unico caso documentato in cui fu ripreso il tema dedalico è costituito dal progetto del Labirinto nel Bosco Sacro Virginiano a Mantova (di cui ne rimane solo una traccia), redatto dall'architetto torinese Giuseppe Roda. Come a Mantova, il labirinto di Gabiano evoca il ritorno al passato e si colloca nell'ambito del progetto di restauro affidato dalla marchesa Matilde Giustiniani all'architetto parmigiano Lamberto Cusani a cui si deve l'attuale aspetto neomedioevale del castello e pertinenze. L'ubicazione del labirinto nel cuore del parco enfatizza il contrasto tra le linee rigide e geometriche dell'impianto e il parco naturale che lo circonda, richiamando il concetto medievale di selva come labirinto naturale (parco) e labirinto come selva artificiale dove la natura è rigorosamente manipolata e controllata dall'uomo.

I servizi

Ospitalità: Le Luxury Suites, gli Appartamenti e le Camere sono situate all'interno del piccolo borgo dove l'antica casa di caccia e botteghe sono state recentemente ristrutturate con rispetto e attenzione, mettendo in risalto la vista del Castello e del paesaggio circostante.

Tasting & wine:
- wine shop: all’ingresso del castello, accoglie gli ospiti uno spazio dove poter degustare e acquistare i vini del castello. 
- tasting room: collocata a picco sui vigneti, costituisce l’ambiente ideale per percorsi di degustazione e abbinamento cibo-vino. Le ampie tavole ospitano circa 36 coperti, offre inoltre la possibilità di allestimento a platea per meeting e conferenze per 60 persone circa.

Agriturismo “3 Orologi”: In questo luogo di sapori e cultura del gusto, si possono degustare i vini della tenuta e assaggiare piatti della tradizione di Gabiano. Le sale luminose e arredate seguendo le architetture storiche del borgo medievale e dell’ antico fienile , hanno una vista che si perde sul paesaggio incontaminato del Monferrato, raggiungendo la piana del fiume e le montagne. Location ideale per concedersi una sosta gourmet, un pasto conviviale, ambientare meeting aziendali, corsi di cucina ed eventi esclusivi. Max. 60 coperti.

E' possibile visitare il parco con labirinto,l'accesso a quest'ultimo è possibile tutti i giorni dalle 9:00 alle 18:00 previo pagamento di un ingresso di Euro 12,00 a persona, da effettuarsi presso il nostro Emporio vini.

Luoghi di interesse nelle vicinanze del Castello di Gabiano

Il Monferrato, la regione dove il Castello di Gabiano è collocato, insieme al territorio di Langhe e Roero, è entrato nel mese di giugno 2014 all’interno dei siti PATRIMONIO UNESCO! Un territorio unico, tutto da scoprire, legato all’arte antica di coltivare la vite e produrre vino!

Moncalvo (21 km) e Murisengo (17 km) paesi del tartufo dai caratteristici centri storici medievali Cellamonte (23 km) piccolo accogliente paese dalle case costruite in pietra arenaria. Le cantine di quest’area, gli “Infernot” scavati nella roccia, sono stati recentemente inseriti nei siti Patrimonio dell’Umanità Casale (25 km), la capitale storica del Monferrato dal XV al XVI secolo, elegante punto di riferimento per l’architettura barocca dei suoi palazzi e chiese.

Vercelli(41 km) capital europea del riso, importante centro commerciale e agricolo Santuario del Sacro monte di Crea (15 km), Patrimonio Unesco. Immerso nei boschi di un parco naturale di 47 ettari, a 47 metri. La chiesa dedicata a Santa Maria Assunta è di origine romanica.

La città di Torino (57 km): i musei, le nobili vie del centro e il circuito di residenze sabaude dei dintorni. Da non perdere: La Reggia di Venaria. Alessandria (57 km) ricca di architetture civili e religiose che partono dal XV secolo Alba (74 km), centro culturale ed enogastronomico delle Langhe Asti (41 km) vivace e pittoresca. Genova (139 km), città affascinante e multiculturale km Milano (133 km) centro del design e della moda km

Posti letto:16
Saloni per eventi:2
Posti per eventi:70