Castello di Montozzi

Comune:Laterina Pergine Valdarno
Regione: Toscana
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Castello di Montozzi: agriturismo a Pergine Valdarno

Il Castello di Montozzi gode di una incredibile posizione panoramica affacciandosi a tutto campo sulla Val d'Arno di Sopra, la Val d'Ambra, i Monti del Chianti ed il Prato Magno. La struttura fortificata medioevale, ancor'oggi leggibile, nel corso dei secoli si è trasformata in un grazioso borgo.

Il colle dalla cui vetta si controllavano vie di comunicazione e territori contesi tra Guelfi e Ghibellini, si è cinto di una corona di olivi, e all'interno della antica cerchia di mura sono comparsi edifici di pubblica utilità, orti e giardini che a primavera sono un "fiore all'occhiello". Nel 1600, le pietre ormai pericolanti che in tempi remoti avevano costituito la roccaforte di Teuzzo dei Sassi Signore dei Bulgari, furono ricomposte per dar vita alla Villa-Palazzo dei prelati Francesco ed Ottavio Bartolini Baldelli. Essi vollero una dimora di nobili proporzioni ma senza fasto eccessivo, che ricalcasse il modello di semplice e sobria armonia di molti palazzi e ville fiorentine; guidati nelle loro scelte dallo spirito di signorile morigeratezza che ben si addiceva al loro abito ed al loro mestiere di Segretari di Cosimo III.

A inizio '700, il più frivolo e mondano Francesco Maria Bartolini Baldelli con la sua sposa Maria Maddalena Giraldi, oltre alla nuova chiesa di Montozzi, fece aggiungere un doppio loggiato affacciato sul giardino per ingentilire la solida mole edificata dagli zii. Una creazione ed una caratteristica strutturale di grande fascino, che ha reso più dinamica e aggraziata la concezione originaria. In quegli anni egli era Luogotenente dell'Accademia delle Arti del Disegno, fulcro gestionale degli artisti a Firenze, e qui si ispirò per dare un tocco di eleganza alla sua Villa di Montozzi: affidò al pittore Giovanni Camillo Sagrestani la decorazione ad affresco e a Giovanni Martino Portogalli gli stucchi.

Il parco, per come lo vediamo oggi fu essenzialmente ideato e creato a metà del XIX secolo dal Marchese Bartolommeo Bartolini Baldelli. Come Maggiordomo maggiore della Imperiale e Real Corte di Lorena egli poté attingere alla sapienza del personale di Pitti, e per Montozzi fu coadiuvato da Angiolo Pucci giardiniere del Regio Orto Botanico di Boboli. Nei dettagli ed in formato ridotto, sono evidenti anche vari spunti e affinità con le creazioni urbane di Giuseppe Poggi.

La storia del Castello di Montozzi

E' del 1036 la notizia di una fortificazione citata come "Mons Teuzi", dal nome del suo signore Teuzzo di Ildebrando dei Sassi Signore dei Bulgari; essa certifica per la prima volta la presenza di Montozzi.

Durante il medioevo il Castello di Montozzi, crocicchio di una intensa viabilità che legava Firenze, Siena ed Arezzo e con una posizione strategicamente dominante sulla Val d' Arno di Sopra e la Val d'Ambra, fu conteso tra i due maggiori feudatari della zona: Ubertini e Guidi. Fu protagonista di feroci battaglie tra Guelfi e Ghibellini, e secondo alterne e drammatiche vicende fu più volte distrutto e ricostruito. A partire dal 1400 tutta la Val d'Arno di Sopra venne assoggettata a Firenze e Montozzi perse l'originaria connotazione guerriera, trasformandosi un po' per volta in un villaggio al centro di un territorio agricolo, popoloso e attivo. Tra le famiglie che dall'inizio del 1500 decisero di investire in edifici e terreni dell'antico Castello figuravano i Bartolini Baldelli, essi negli anni ne divennero gli unici proprietari. I Baldelli apparteneva alla nobiltà feudale di Cortona, Bartolommeo di Piero Baldelli all'inizio del 1400 si era spostato nel feudo di Montelungo presso Terranuova nella Val d'Arno di Sopra, e da lui si originò il ramo della famiglia che si fece chiamare Bartolini Baldelli. Questi dalla metà del '500 divennero cittadini fiorentini e iniziarono un'intensa attività presso la corte, svolgendo molteplici ruoli per per tutti i granduchi medicei e per i granduchi lorenesi. Ciò recherà a questa famiglia di provincia ricchezze ed onori.

Come era comune per gli aristocratici fiorentini, gli impegni nella capitale non allontanarono mai i Bartolini Baldelli dalla cura meticolosa ed appassionata delle fattorie che resterà una costante nei secoli fino ai nostri giorni, e Montozzi sarà sempre al centro dei loro interessi. Il castello oggi mostra la sua storia pressoché millenaria, durante cui si è plasmato seguendo molti necessari rinnovamenti. Autarchico fino agli anni '50 del 1900, offriva ai suoi abitanti oltre al proprio decoroso mestiere: la casa, la scuola, la chiesa, le botteghe, i laboratori, vi si tessevano la seta e la canapa, vi si cucinavano i mattoni per nuovi edifici e nella grande segheria si plasmavano travi e ferramenti. Alla comunità della grande fattoria, la terra dava tutto: materie prime, bestiame e raccolti , .... e buon vino.... Gli ultimi 500 anni di questa storia operosa sono stati gestiti dai Bartolini Baldelli con impegno e passione costanti, giungendo a trasportare Montozzi nel rapido fluire dell'odierno mondo globale.

Il Borgo ed il Castello oggi

Oggi il borgo, seppure restaurato, conserva il suo aspetto originario. La villa col parco e la chiesa sono stati sottoposti al vincolo di tutela da parte della soprintendenza per volontà dei proprietari Giovanni Battista e Piero Bartolini Baldelli. Il parco viene sapientemente curato nel rispetto assoluto della sua struttura e delle piantumazioni originali da Marzia Piccolomini Bartolini Baldelli; compito reso più arduo negli ultimi anni dalle bizzarrie dei cambiamenti climatici e dalle nuove calamità che attentano alla flora tradizionale.

La Tenuta agricola

La grande tenuta agricola interamente gestita da Carlo ed Antonio Bartolini Baldelli comprende oltre 600 ettari di terreni tra seminativi, vigneti, oliveti e bosco ceduo. Dal 2010 è stata adottata una modalità di coltivazione esclusivamente biologica e si ottengono prodotti eccezionali: pregevoli vini (chianti e IGT), ottimo olio, grani "antichi" a basso contenuo di glutine, e medica biologica.

La riserva di caccia

La grande riserva di caccia della famiglia, negli anni si è evoluta in "Azienda faunistico venatoria" ed è seguita da Carlo Bartolini Baldelli, essa cura contenimento di ungulati e ripopolamento di varie specie animali come lepri e fagiani.

I servizi del Castello di Montozzi: agriturismo, azienda agricola e vino

L’azienda è una realtà vitivinicola di prestigio nel cuore della Toscana, un luogo suggestivo in cui natura e mano dell’uomo si coniugano con armonia in un perfetto equilibrio.

Dal connubio tra una terra esposta a un clima mite e vitigni posti su declivi soleggiati, si ottengono uve di altissima qualità, uniche per corposità e gusto.

L'azienda agricola e l'olio

La tradizione è alla base della produzione dell’olio extravergine di oliva. Le olive traggono i migliori benefici da un territorio unico per clima e caratteristiche morfologiche. Il risultato è un olio di categoria superiore dal profumo intenso, dalla bassa acidità e dal colore verde vivace. Peculiarità che non possono che esaltare l’ingrediente essenziale di una corretta dieta mediterranea, garanzia di leggerezza, salute e sapore.

I grani antichi biologici

I Grani ed il Farro Biologici sono una delle produzioni aziendali di eccellenza. In particolare i “Grani Antichi” ; essi costituiscono una riscoperta eccezionale e sono la base fondante di prodotti a basso contenuto di glutine. Le terre di Montozzi producono inoltre leguminose ed erbe mediche biologiche che vanno a costituire un pasto sano per il bestiame di molti allevamenti in Toscana.

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