La Casa dell’Abate Naldi si trova a San Quirico d’Orcia, 40 km a sud di Siena lungo il percorso della via Francigena – l’attuale s.r.2 “Cassia”. L’edificio si trova sulla strada principale a metà strada tra piazza Chigi e piazza della Libertà.
La facciata è intonacata, con modanature in travertino che segnano i piani e le cornici delle finestre. Il balcone al piano nobile e due panche in muratura con seduta in travertino completano l’arredo della facciata, sulla quale si trova anche lo stemma della famiglia Naldi- sormontato dal cappello da abate – primi proprietari del palazzo.
Particolarmente interessanti le inferriate poste a protezione delle finestre del pianterreno, in ferro battuto ritorto, costruite in modo da renderne impossibile la scomposizione. Dalla strada, attraverso un portone monumentale, si accede ad un primo ingresso dove si trova un portone ligneo con parte centrale a grata; sopra questo secondo portone si trova lo stemma della famiglia Simonelli, discendenti della quale sono a tutt’oggi proprietari della casa.
Si entra quindi nel secondo ingresso dal quale partono le scale monumentali in travertino che conducono al piano nobile. Sul fondo si accede al grazioso cortile nel quale si trova un interessante pozzo secentesco. L’ingresso al primo piano è caratterizzato da una coppia di finestroni con vetri a piombo da cui si accede anche alle scale che conducono ai piani superiori un tempo utilizzati per gli alloggi della servitù.
I saloni si trovano sulla destra e sulla sinistra di questo ingresso. Quando le porte sono aperte la prospettiva è notevole partendo dal grande salone affacciato sulla via Dante fino al giardino pensile sul lato opposto. Il giardino pensile all’italiana è una delle caratteristiche principali della casa ed è collegato all’edificio tramite tre terrazze. Sulla facciata dalla parte del giardino lo stemma in travertino dei Simonelli. Le sale che si affacciano sulla via Dante conservano i decori originali del 1700 mentre quelle sul giardino sono state ridipinte dopo i danni subiti durante l’ultima guerra.
L’arredamento consta di diversi mobili e dipinti dei secoli XVII e XVIII integrati nel corso delle generazioni da mobili di epoche successive, conferendo alla casa un’atmosfera calda e vissuta. Con la seconda rampa di scale si accede ad un piccolo mezzanino e quindi al secondo piano e ai palchi; infine un’ultima rampa di scale porta alla piccola torre sopra i tetti dalla quale si può ammirare il paese e la campagna circostante da una posizione particolare.
La storia della Casa dell’Abate Naldi
Al numero 24 di via Dante Alighieri, tra i principali monumenti della cittadina, si trova la Casa dell’Abate Naldi, chiamata anche Palazzo Simonelli-Santi. Fu costruita nel XVII secolo per conto di Matteo Naldi, medico e scienziato senese, archiatra di papa Alessandro VII Chigi.
Nel 1684 passò in proprietà ad Angelo Simonelli, esperto d’arte, nipote di Nicolò Simonelli che era curatore a Roma delle collezioni d’arte Chigi e Pamphili. Angelo seguì il Cardinale Flavio Chigi a San Quirico quando quest’ultimo fu insignito da Cosimo III de’ Medici del titolo di marchese della cittadina.
I discendenti di Angelo abitarono spesso la casa di San Quirico, acquisendo diverse terre nei dintorni fino a costituire una grande proprietà terriera ed imparentandosi con varie famiglie della nobiltà locale. Alla fine del XVIII secolo, al cognome Simonelli si aggiunse quello di Giorgio Santi, naturalista, amico di Diderot e di Franklin, membro del circolo illuminista “Le 9 Sorelle” di Parigi, rettore dell’ Università di Pisa e ministro granducale. Giorgio Santi morendo senza eredi lasciò il cognome e le sue proprietà ai parenti della moglie, Anna Simonelli.
Nel 1799 il generale MacDonald, comandante in capo del corpo di spedizione francese in Italia, sostò a San Quirico e in virtù dell’ospitalità ricevuta dalla famiglia Simonelli vietò alle sue truppe il saccheggio del paese e dei dintorni. Nel 1800 nacque Lorenzo Simonelli, giureconsulto e gonfaloniere, capostipite di tutti i rami attuali della famiglia che in Valdorcia è attualmente proprietaria anche di palazzo Santi già Gonzaga a Pienza, del castello della Rimbecca e della villa di Malintoppo presso San Quirico.
Dal 1860 la Casa dell’Abate Naldi fu l’abitazione di Vittorio Simonelli, ultimogenito di Lorenzo, che fu professore di geologia all’Università di Bologna e direttore del museo di Storia naturale di quella città. Durante l’ultima guerra la casa subì gravi danni a causa di una bomba esplosa nel giardino, mentre la facciata su via Dante Alighieri rimase pressoché intatta. Dalla fine della guerra, restaurati i danneggiamenti, la casa è sempre stata abitata dagli eredi di Vittorio Simonelli, prima da Anna Simonelli, sua figlia e successivamente da Vittorio Cipolla, suo nipote.
Vittorio e sua moglie Lorenza si dedicano con passione al mantenimento e al miglioramento della loro casa, ospitando spesso concerti di musica da camera e altre manifestazioni culturali. Dal 2011 al 2017 hanno dato vita a un festival musicale – Musica negli Horti – sotto la direzione artistica del M° Gianluca Capuano. Dal 2017 hanno continuato a organizzare singoli eventi musicali e sono membri de Le Dimore del Quartetto, un’idea di enorme successo che unisce le dimore storiche e i giovani musicisti in un progetto di economia circolare in continua crescita.
I servizi
Le stanze del palazzo possono essere affittate e sono uno scenario ideale per servizi fotografici, dalla vecchia cucina con il grande camino, ai saloni che conservano i pavimenti in cotto originali o le porte e i mobili decorati del XVII secolo, fino al piccolo giardino pensile, un hortus conclusus nel centro storico di San Quirico a pochi passi dalla Collegiata, dal Palazzo Chigi-Zondadari, oggi sede del Comune e dal giardino cinquecentesco degli Horti Leonini.
Ci sono spazi adatti per workshop e degustazioni di vino, per le quali possiamo provvedere all’apparecchiatura, ai bicchieri e alla preparazione di uno spuntino o un coffee break.
Nella cucina al piano terreno si tengono regolarmente corsi di cucina.
Il cortile intorno al pozzo in travertino è ideale per un aperitivo in piedi in occasione di un matrimonio , data anche la sua vicinanza alla Collegiata e al Palazzo Comunale.
A pochi chilometri dall’abitato di San Quirico d’Orcia la famiglia proprietaria della Casa dell’Abate Naldi possiede un’azienda agricola biologica al centro della quale si trova l’Agriturismo Il Rigo che offre ospitalità in deliziose camere con bagno, prima colazione e cena, ricavate in un antico casale in travertino risalente al XVI secolo.