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Adagiata tra le colline, a soli 7 km dalla città di Lucca, il complesso storico di Villa Grabau offre al viaggiatore suggestioni di un tempo immutato, fin dall’ingresso nell’invitante viale di accesso. La villa, interamente arredata con mobili e dipinti d’epoca, è circondata da un parco botanico di 9 ettari, suddiviso in vari giardini architettonici e ricco di alberi secolari e di vere rarità arboree.
Passeggiando nel giardino si scopriranno la Limonaia, un’imponente e maestosa serra per limoni risalente al 1600 e il Teatrino di Verzura, immerso in un giardino con quinte di bosso che creano un’atmosfera raccolta e romantica. Nella Limonaia, in un ambiente molto suggestivo e di grande fascino architettonico, è possibile organizzare pranzi e ricevimenti circondati dal “Ficus pumila” che scende copiosamente dalle imponenti travi del soffitto, creando un’atmosfera unica e ineguagliabile. Nel Teatro di Verzura, grazioso e dalle armoniose proporzioni, si possono officiare cerimonie anche con rito civile. Questo angolo del parco è particolarmente apprezzato dai talentuosi decoratori che, con i loro addobbi floreali, riescono a creare romantiche scenografie che conferiscono all’ambiente l’aspetto di un vero “tempio” di verde e di armonia.
In posizione strategica rispetto a Lucca e sempre all’interno del parco, si celano tre residenze di charme: la “Casa di Annadora”, la “Casa di Orazio” e la “Stalletta”, a disposizione per affitti settimanali o per ospitare amici e parenti per qualche giorno di relax dopo il ricevimento organizzato nel parco e nelle varie strutture all’interno di esso.
La storia di Villa Grabau
Sorta su un edificio già esistente nel 1412, essa appartenne sin dai primissimi anni del XVI secolo ai Diodati, potente famiglia lucchese di mercanti, il cui stemma, scolpito in pietra grigia di Matraia, si trova ancora oggi all’ingresso nord della Villa. Sotto i Diodati assunse forme rinascimentali, ancora leggibili nel loggiato a tre arcate del salone anteriore. Tuttavia, fu solo con i successivi proprietari che venne ad assumere la veste neoclassica che conserva tutt’oggi. Tra la metà del 1600 e la metà del 1800, infatti, la Villa passò di proprietà prima ai Conti Orsetti, poi ai Marchesi Cittadella ed infine fu acquistata, nel 1868, dal banchiere tedesco Rodolfo Schwartze, marito di Carolina Grabau. È grazie alla passione di Carolina ed agli scambi con l’Orto Botanico di Lucca che il parco venne arricchito di tante rarità botaniche ancora oggi presenti. La sorella di Carolina, Costanza, aveva sposato il Barone Wilhelm Hüffer, ricco uomo d’affari che viveva con la moglie tra Roma, Parigi e Lucca, dove avevano acquistato l’adiacente Villa Diodati. Il fratello, Carlo Luigi, detto Lodovico, abitava nella villa di famiglia a Palmata: uomo colto e raffinato, era uno stimato pittore amico di molti “Macchiaioli”.
Il padre di costoro, Carlo Grabau, facoltoso banchiere e armatore, originario di Amburgo, si era trasferito a Livorno nei primissimi anni del 1800 per seguire i suoi affari e con l’incarico di Console Generale delle Città Anseatiche del Mare del Nord presso il Granduca di Toscana. In Italia conobbe e sposò Enrichetta Inghirami, di un’antica famiglia patrizia di Volterra. Gli Schwartze non ebbero figli e la villa fu ereditata dal nipote di Carolina, Marcello Grabau, sposato con Francesca Cenami Spada, della importante famiglia patrizia di Lucca.
I servizi: location matrimoni ed eventi in Toscana
La Villa e il Parco sono visitabili tutto l’anno; la Limonaia e la villa, oltre ai giardini, possono essere affittate per eventi, matrimoni, cerimonie.
E’ possibile la visita dei giardini e degli interni, piano terra della villa, sia per singoli che per gruppi.