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Monferrato e dintorni, la via delle dimore

Il Monferrato รจ un territorio davvero importante, al punto da aver meritato un triplo riconoscimento di patrimonio mondiale dellโ€™umanitร . Lโ€™Unesco si รจ infatti espressa a favore di questa grande zona geografica โ€“ i cui confini sono delimitati a nord dal corso del Po e a sud dai torrenti Tanaro, Belbo e Bormida, quindi un territorio piuttosto vasto โ€“ per il suo paesaggio vitivinicolo, per il Monte Sacro di Crea (gli altri si trovano a nord del Piemonte e in Lombardia) e per gli Infernot, che sono delle piccole camere sotterranee scavate a mano nella pietra da cantoni, una peculiare formazione geologica presente solo nel Basso Monferrato. E a ben vedere, dato che รจ anche una zona tartufigena, si potrebbe aggiungere un quarto riconoscimento Unesco, quello per la cerca e la cavatura del tartufo. Andiamo quindi a scoprire questa incredibile dispensa di gioielli nellโ€™attesa che possa arrivare, un giorno, anche un quinto riconoscimento, quello per la rete europea delle dimore storiche, visto che il Monferrato ne conta davvero tante. Vediamo quali.

Iniziamo fuori confine monferrino, e strada facendo usciremo nuovamente dal territorio; quindi, consideriamo questo itinerario come un โ€œMonferrato e dintorniโ€. Fissiamo il punto di partenza nella cittร  di Vercelli, capitale europea del riso, e dopo aver visitato il centro con le sue principali attrazioni (Duomo, piazza Cavour, Basilica di Santโ€™Andreaโ€ฆ) prendiamo la strada per il Principato di Lucedio, antica abbazia (fondata nel 1123) cistercense dove nel XV secolo i monaci avviarono la coltivazione del riso; fu quindi la prima azienda dedicata a questo cereale nella storia dโ€™Italia. Oggi appartiene alla famiglia Cavalli d’Olivola che la apre al pubblico come location di eventi e cerimonie, per visite su prenotazione e per lโ€™acquisto dei prodotti tuttora frutto dellโ€™agricoltura al Principato: risi classici e particolari, paste di riso, farine, legumi e dolci.

Superato il corso del Po in localitร  Trino, entriamo nel Monferrato vero e proprio per scoprire un castello che ha piรน di mille anni di storia, il Castello di Gabiano, oggi sede di unโ€™importante azienda vitivinicola e forte di unโ€™offerta di ospitalitร  ben strutturata con una serie di suite, appartamenti e camere nel borgo interno, un wine shop e una tasting room, un agriturismo ideato per degustare i vini abbinati ai piatti della tradizione (Agriturismo 3 Orologi).

Scendiamo verso Gaminella e da qui prendiamo la strada che porta al Sacro Monte di Crea, lโ€™unico del gruppo dei Sacri Monti a sorgere in territorio appenninico e non alpino, composto dal Santuario, da 23 cappelle e da 5 romitori, costruito perlopiรน fra il 1589 e il 1612. Dopo questa deviazione a sud, torniamo verso Gaminella e quindi proseguiamo in direzione di Mombello Monferrato per visitare Palazzo Tornielli di Crestvolant, dimora in stile neoclassico che si trova in localitร  Molare e da quasi 200 anni รจ di proprietร  della famiglia Tornielli, che ancora oggi vi risiede. Il palazzo รจ visitabile tra luglio e settembre ogni seconda e quarta domenica del mese, ed รจ anche affittabile come location per eventi e cerimonie.
Superiamo Ozzano Monferrato con il suo castello e deviamo a questo punto verso Rosignano Monferrato che possiamo considerare come il cuore del Monferrato Casalese o Basso Monferrato e che puรฒ vantare la presenza di ben sette Infernot pubblici e visitabili piรน altri Infernot privati. Siamo nella terra del Grignolino e suggeriamo una visita a qualche cantina o in alternativa al Museo contadino diffuso โ€œLa cittร  del vinoโ€, con attrezzi e strumenti che raccontano la vocazione agricola e vitivinicola del paese. Per pranzo, รจ molto bella e rilassante lโ€™esperienza da A Casa di Babette. Riprendiamo quindi la via delle dimore risalendo verso il centro principale del Basso Monferrato e si tratta naturalmente di Casale, dove visitiamo il celebre Palazzo Gozzani Treville che รจ la storica sede dellโ€™Accademia Filarmonica e rappresenta lโ€™esempio piรน illustre tra gli edifici settecenteschi casalesi. Al suo interno troviamo Accademia Ristorante, ambiente elegante dove degustare la cucina dello chef Luca Filia e gli Champagne selezionati da Nicola Mecca. Da non perdere inoltre la visita a piazza Castello, con il Castello costruito nel 1352 da Giovanni II Paleologi, la chiesa di Santa Caterina capolavoro barocco e il teatro municipale inaugurato nel 1791 e considerato allโ€™epoca il miglior teatro piemontese dopo quello di Torino. E gli appassionati di biscotti sanno bene che il prodotto tipico di Casale Monferrato sono i krumiri, che occorrerร  provare nel luogo dove sono nati ovvero la pasticceria Krumiri Rossi di Portinaro in via Lanza. E per dormire? Usciamo da Casale e spostiamoci verso Giarole dove si trova una dimora storica che ha sei camere a disposizione degli ospiti: รจ Castello Sannazzaro, costruito in seguito a un titolo dato dallโ€™imperatore Federico Barbarossa a 4 cavalieri della famiglia Sannazzaro il 4 dicembre del 1163 e tuttora di proprietร  della stessa famiglia, che qui risiede. Il castello si puรฒ anche visitare senza necessariamente pernottarvi.

Continuiamo in direzione est, quasi costeggiando il corso del Po, fino a raggiungere la cittร  del gioiello, la capitale mondiale delle gemme incastonate. Valenza รจ un centro di eccellenza per la sua arte, tanto che i principali marchi del lusso stanno investendo in cittร  e nel territorio di questo distretto orafo. Chi se lo puรฒ permettere ne approfitterร  per fare shopping, mentre chi non ha la liquiditร  necessaria potrร  comunque approfondire la conoscenza delle tecniche e degli strumenti utilizzati dagli artigiani nelle prime stazioni giร  realizzate del Museo dellโ€™Oreficeria Diffuso (Mod). Da Valenza scendiamo ad Alessandria per visitare la โ€œcittadellaโ€ ovvero una delle fortificazioni militari piรน grandi dโ€™Europa, la cattedrale, piazza della Libertร  con i suoi maestosi palazzi e poi il Museo della storica maison del cappello Borsalino, anno di fondazione 1857, la cui fabbrica รจ in piena attivitร  nella vicina localitร  di Spinetta Marengo. A questo punto superiamo il Tanaro e raggiungiamo la localitร  di Piovera per visitare il Castello di Piovera, esperienza che si puรฒ fare a piedi, a bordo di auto dโ€™epoca o di un Red Bus, scoprendo in questa fortezza del 1300 e di origine viscontea le opere di Niccolรฒ Calvi di Bergolo, artista e proprietario del castello. Da Piovera risaliamo la valle dello Scrivia, ormai decisamente fuori dal Monferrato, e superiamo Tortona per raggiungere la localitร  di Cassano Spinola per visitare il Palazzo Spinola-Millelire al cui interno troviamo una pinacoteca con le opere deimaestri del barocco genovese del XVI/XVII secolo e poi, allโ€™esterno, il parco con al centro una fontana in pietra seicentesca.

Da qui ci spostiamo verso Novi Ligure e non solo per testare lโ€™arte del cioccolato ben diffusa in cittร , a partire dalla pasticceria Bodrato specializzata in praline, ma anche per visitare Tenuta La Marchesa, dimora storica settecentesca al centro di una tenuta vitivinicola di 76 ettari (di cui 58 di vigneto a corpo unico), una delle proprietร  piรน importanti del Piemonte. Qui lโ€™offerta prevede diverse opzioni: il pernottamento in camere con mobili dโ€™epoca, la visita in cantina con degustazione finale, la visita alla tenuta e quella alla villa. Dopo una visita al Museo dei Campionissimi per celebrare i miti ciclistici della zona ovvero Fausto Coppi e Costante Girardengo, rientriamo nel territorio del Monferrato e questa volta siamo nel versante dellโ€™Alto Monferrato dove raggiungiamo la localitร  di Orsara Bormida per visitare il Castello di Orsara, dimora storica fortificata con dieci ettari di vigneto che si estendono ai piedi del castello e dalle cui uve si ricavano i vini tipici di questo territorio: Barbera del Monferrato, Dolcetto d’Acqui, Brachetto e altri ancora. Gli ospiti del castello possono soggiornare in un’esclusiva dependance, aperta tutto l’anno. Da qui, dopo un passaggio ad Acqui Terme dove visiteremo il Castello dei Paleologi che ospita il Museo Archeologico della cittร , proseguiamo verso Nizza Monferrato, cittร  del Nizza Docg, dove val la pena di approfondire la storia della viticoltura nei Musei Bersano, presso la storica cantina che si trova in zona stazione ferroviaria. E ormai mancano due sole tappe al termine di questo viaggio. La penultima รจ Costigliole dโ€™Asti, la cui rocca aggrappata alla mole del Castello degli Asinari รจ considerata uno dei luoghi piรน belli e importanti dellโ€™Astigiano. Lโ€™ultima, comโ€™รจ normale che accada in questa zona, รจ una dimora storica e al tempo stesso azienda vinicola dove concludiamo in bellezza perchรฉ si tratta della Tenuta Marchesi Alfieri, specializzata nella produzione di Barbera dโ€™Asti Docg: qui il vino si produce dal 1696, anno in cui la famiglia Alfieri, dopo aver riunificato la proprietร  con permute e acquisizioni, avvio la trasformazione dellโ€™antico castello in dimora barocca. Oltre ad offrire la visita in cantina con due differenti percorsi di degustazione, la tenuta opera anche come dimora diffusa con sette camere a disposizione degli ospiti.

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