La Casa del Podestà si trova nell’immediato entroterra bresciano del Lago di Garda sorge Lonato, paese di antichissime origini, imperdibile meta per i visitatori più esigenti alla ricerca dell’arte e della cultura. Oltre all’elegante duomo Barocco, la Rocca è il simbolo di Lonato: visibile ovunque, si impone per la sua mole che ne definisce il possente impianto architettonico ed è una delle più estese fortificazioni della Lombardia, Monumento nazionale dal 1912. La Rocca sovrasta la collina e definisce il complesso monumentale della Fondazione Ugo Da Como, istituita nel 1942 dal Senatore bresciano che qui volle creare un ameno luogo di cultura.
Ugo Da Como (Brescia 1869-1941) acquistò la quattrocentesca Casa del podestà veneto e la elesse a propria dimora riempiendola di oggetti straordinari disposti secondo un gusto comune alla classe dirigente d’età giolittiana. La Fondazione ha sede proprio nella Casa-museo del Senatore, accolta tra i Musei riconosciuti dalla Regione Lombardia proprio perché mantenuta inalterata. L’accesso permette di visitare oltre venti ambienti ricchi di migliaia di oggetti: centinaia di dipinti, arredi lignei, sculture, maioliche. Ma ciò che rende davvero imperdibile una o più visite alla Fondazione Ugo Da Como è la presenza di una delle biblioteche private più importanti in Italia. Il Senatore bresciano, oltre alla costante passione per la vita fu un instancabile collezionista, colto e raffinato bibliofilo.
La dimora di Lonato custodisce oltre 52.000 libri: manoscritti, codici miniati, centinaia di incunaboli, migliaia di cinquecentine, rarità bibliografiche e autografi di Ugo Foscolo. Questo immenso patrimonio culturale è totalmente a disposizione degli studiosi e si è recentemente arricchito di due straordinarie acquisizioni. Gli eredi dell’architetto Antonio e dell’ingegnere Giovanni Tagliaferri, chiamati da Ugo Da Como a restaurare l’antica Casa del Podestà veneto, hanno donato alla Fondazione di Lonato un patrimonio archivistico costituito da volumi a stampa appartenuti alla Biblioteca dei due maggiori protagonisti della scena architettonica bresciana tra ‘800 e ‘900, migliaia di disegni e carteggi. Gli eredi di Luigi Nocivelli (1930-2006) Cavaliere della Legion d’Onore hanno invece depositato una raccolta di rarità bibliografiche composta da oltre 400 edizioni di libri illustrati di architettura databili tra il XV e il XX secolo. Lonato del Garda merita quindi l’attenzione del visitatore più attento, sensibile alla cultura e al Bello.
La storia di Casa del Podestà
La Casa del Podestà fu edificata verso la metà del Quattrocento, sede del rappresentante di Venezia, cui era demandato il controllo del territorio. Lonato fu sotto la dominazione della Serenissima Repubblica di Venezia dal 1441 per oltre 350 anni, interrotti solamente dal governo del marchese Francesco Gonzaga (dal 1509 al 1516). Quando Napoleone cedette Venezia all’Austria, la Casa del Podestà divenne prima di proprietà del demanio austriaco e successivamente al comune di Lonato che si disinteressò completamente dell’edificio. La Casa del Podestà – Fondazione Ugo Da Como venne acquistata nel 1906 ad un’asta pubblica dall’ avvocato e deputato liberale Ugo Da Como che, consapevole dell’importanza storica del luogo, la fece completamente “restaurare” dal più importante architetto bresciano: Antonio Tagliaferri (1835-1909). L’intento era quello di restituire l’antica dignità all’edificio veneto corredandolo di una serie di arredi adeguati che la rendessero una Casa-museo da abitare, secondo una moda molto diffusa tra ‘800 e ‘900. La Casa del Podestà fu vissuta inizialmente soprattutto durante il periodo estivo da Ugo Da Como († 1941) e dalla moglie Maria Glisenti († 1944). L’identità di questa dimora borghese, abitata sino al 1944, è rimasta inalterata sino ad oggi. La Casa fa parte oggi di un complesso monumentale di straordinaria bellezza, dominato dalla grandiosa Rocca visconteo-veneta.