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Castello di Rocca d’Ajello

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Castello di Rocca d’Ajello

3 Saloni per eventi · 450 Posti per eventi ·

La Rocca d’Ajello è un’antica fortezza edificata fra il 1260 e il 1450 dalla famiglia ducale dei Varano, che governarono Camerino fra il ‘200 e il ‘500. Si erge su una collina ammantata di boschi, circondata da un paesaggio collinare incontaminato in cui campi e vigneti a perdita d’occhio compongono nelle diverse stagioni motivi dai colori sempre nuovi.
Proprio di fronte al castello si trova la Chiesa di San Biagio, costruita sulle rovine di un’abbazia del X Secolo, con la sua vecchia canonica.
Tutta la collina su cui sorge il castello è diventata un giardino intensamente coltivato che ospita una collezione di rose antiche e moderne e di coloratissime dalie. Non c’è angolo in cui i fiori non siano presenti a ingentilire le severe architetture medioevali con le loro esuberanti fioriture e vivaci colori. Rose rampicanti scalano le querce ricadendo in delicati festoni, rivestono i muri del castello e della canonica, incorniciano di una nuvola bianca il portale della chiesa di San Biagio da cui gli sposi escono fra fitti lanci di riso.
Per accedere al castello si può salire dalla scalinata del giardino del Frutteto, bordata di fiori e arbusti in tutte le tonalità del giallo, blu e bianco.
Rose rampicanti nelle gradazioni del giallo rivestono i vecchi alberi da frutto lungo i terrazzamenti.
In fondo, al confine con i campi coltivati, una collezione di rose da taglio divise per colore, utilizzate dai fiorai della Rocca per realizzare grandi mazzi nei saloni della casa e addobbi di ogni tipo per gli eventi.
Chi non vuole salire i cento gradini del Frutteto può scegliere un vialetto bordato di fiori che porta direttamente al giardino situato lungo la facciata principale del castello.
Cinto da mura merlate, ha un impianto all’italiana: 6 grandi aiuole bordate di bosso e traboccanti di fiori, con al centro una vasca di pietra piena di ninfee e due romantici archi ricoperti da rose e clematidi. Qui durante i ricevimenti viene servito l’aperitivo. La dimora si sviluppa su vari livelli, data la particolare conformazione dell’area su cui sorge.
In basso troviamo le grandi sale medioevali in pietra arenaria con volte a botte dove si svolgono gli eventi: l’antica Scuderia con le nicchie in cui mangiavano i cavalli della guarnigione dei Varano, l’androne e a un livello superiore la Sala d’Armi.
Salendo ancora si esce nella grande corte racchiusa fra le mura del castello, su cui si affaccia una stanza piena di giochi dedicata ai bambini.
Al piano nobile una infilata di salotti arredati, molti dei quali con soffitti affrescati, ospitano una collezione di opere di Francesco Vitalini, incisore e pittore, paesaggista, vissuto tra il 1865 e il 1905.

La storia del Castello di Rocca d’Ajello
Fra il 1260 e il 1280 Gentile I da Varano, signore di Camerino, fece edificare le due Torri di Rocca d’Ajello, il cui nome deriva forse dalla parola “agellus” (campicello). Erano torri di avvistamento, sicuramente molto più alte di quanto non siano attualmente, da cui si effettuavano collegamenti ottici con altre fortezze dello scacchiere e si controllava il vicino fiume Potenza, la conca del Palente e la gola che conduceva a torre Beregna, detta anche “Troncapassi”.
Le due unità fortificate erano collegate da una galleria seminterrata ed essendo costruite a distanza ravvicinata, sottoponevano l’eventuale attaccante a tiro incrociato nell’area sorvegliata in comune. Nel 1382 Giovanni da Varano detto “Spaccaferro”, per contrastare le mire espansionistiche di Matelica e San Severino, realizzò una linea difensiva che si estendeva per circa 12 chilometri, da Torre Beregna, crollata in tempi recenti, alle bocche di Pioraco.
Ne facevano parte le due torri di Rocca d’Ajello, Torre del Parco (detta anche “Salvum me fac”, “Torre dei Bilancioni” o “Torre del Ponte” in quanto difendeva il ponte sul fiume Potenza), il castello di Lanciano (trasformato in splendida villa con grande parco da Giovanna Malatesta, sposa di Giulio Cesare Varano, alla fine del Sec. XV) e la Torre Porta di Ferro a Pioraco, non più esistente.
Le difese della linea erano costituite da fosse, terrapieni e da una sorta di cavalli di frisia la cui realizzazione richiedeva una grande quantità di alberi: da qui il nome di “Tagliata” o “Intagliata“. A Giovanni da Varano (1377) si deve l’inizio della trasformazione della fortezza, che sarà portata a compimento nel 1475 da Giulio Cesare da Varano, le cui iniziali figurano in un frammento di affresco ritrovato nella Sala d’Armi, con la creazione di un complesso fortificato a pianta trapezoidale, adibito anche ad abitazione.
Nell’inventario dei beni dei Varano fatto redigere nel 1502 da Cesare Borgia, impadronitosi dello stato di Camerino, Ajello è definito “Villa con Rocca“. Dopo la fine della signoria dei Varano, a metà del ‘500, il castello passò allo Stato della Chiesa e quindi a varie famiglie fra cui i Massei e i Bruschetti. Nella seconda metà dell’800 fu acquistato da Ortenzio Vitalini, ai cui discendenti tuttora appartiene. La chiesa di San Biagio, antistante il castello, sorge sui resti di un insediamento monastico del IX Secolo, dipendente dall’abbazia di Sassovivo a Foligno.
L’affresco absidale, datato 1523, è opera di un pittore della scuola di Girolamo di Giovanni. Vi sono rappresentati, ai piedi del Cristo Crocifisso, Maria, Giovanni e il Vescovo San Biagio.

La dimora dispone di ampi spazi sia interni che esterni: un vasto giardino fiorito, un grande cortile pavimentato cinto da mura merlate, la Sala d’Armi, dotata di aria condizionata, e la Scuderia Varano, due grandi sale ciascuna delle quali può ospitare fino a 220 persone sedute, l’Androne delle Carrozze dove possono trovare posto altre 50 persone circa. Tutte le sale sono riscaldate.
salotti arredati del piano Nobile, con gli scenografici mazzi di fiori colti nei giardini della Rocca, fanno da elegante cornice alle foto degli sposi e possono essere visitati dagli ospiti. Una nursery piena di giochi offre momenti di svago ai più piccoli.
L’intera struttura viene affittata in esclusiva a una sola coppia al giorno, che può scegliere il proprio catering o ristorante preferito.
Le cucine sono attrezzate con elettrodomestici industriali e gas centralizzato. L’attrezzatura offerta dalla casa comprende tavoli rotondi di 3 misure e rettangolari, sedie di tipo Thonet per le sale e sedute e tavolini d’appoggio per il giardino.
I servizi offerti dalla casa comprendono gli addobbi floreali, l’illuminazione delle sale con candele e degli esterni con fiaccole.

Antica abitazione dei Parroci della Chiesa di S. Biagio a Rocca d’Ajello, la Canonica è una country house situata esattamente di fronte al Castello. Arredata con mobili d’epoca e dotata di wi-fi, è composta da un soggiorno, due camere doppie, una camera singola, bagno e grande cucina attrezzata e abitabile. Nei divani letto del soggiorno possono trovare posto tre persone, portando il totale dei posti letto disponibili a 8. Viene fornito anche tutto il necessario per la prima colazione.

Attività:
Visita guidata gratuita al castello e ai giardini; Passeggiate nel territorio della vasta azienda agricola circostante per osservare flora e fauna selvatica o raccogliere nei boschi more, asparagi e funghi; Birdwatching; Visita dell’azienda agricola biologica ed acquisto di uova, frutta e verdure dell’orto; Escursioni in mountain bike.

Nelle vicinanze:
Parchi: Fra i più noti, il Parco nazionale dei Monti Sibillini, la Riserva naturalistica dell’Abbadia di Fiastra, il Parco del Conero, le Grotte di Frasassi e molti altri
Città d’arte: Camerino, San Severino, Matelica, Fabriano, Tolentino, Macerata
Borghi: Fra i borghi più belli della provincia di Macerata: Cingoli, Esanatoglia, San Ginesio, Sarnano, Montecassiano, Belforte del Chienti, Treia, Gagliole, Fiordimonte

  • Co-Working
  • Degustazioni
  • Enoturismo
  • Eventi
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  • Matrimoni
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  • Set cinematografici
  • Soggiorni
  • Visite

Servizi Aggiuntivi

  • Enoturismo
  • Escursioni
  • Gastronomia
  • Itinerari a piedi
  • Natura
  • Prodotti
  • Ristoranti

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    Dove si trova la Dimora

    Regione: Marche
    Città: Camerino (MC)

    Mappa della Dimora