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Lombardia – Dal Garda al Po, le dimore della Bassa lombarda

Partiamo per un viaggio che ci porterà dal Garda bresciano fino al Po, attraversando le province di Mantova e Cremona, per poi addentrarci nelle campagne di Crema e di Lodi concludendo il tutto in Oltrepo pavese. Sarà il modo per scoprire la grande campagna lombarda, terra di acque e di cascine, magnifica e silenziosa, una grande valle che ci riporta alla memoria il viaggio di Mario Soldati alla ricerca dei cibi genuini, considerato il primo reportage enogastronomico nella storia della televisione. Quei cibi, nonostante il cambiamento avvenuto in chiave industriale, ci sono ancora, portati avanti da giovani che hanno scelto di ritornare al passato per dare un futuro alle loro piccole aziende, e da ristoratori che offrono qualità partendo dalle materie prime di un territorio straordinario dal punto di vista dell’agricoltura e delle tecniche di lavorazione delle carni, ma anche per la produzione casearia che ha il suo prodotto di punta nel Grana Padano Dop. E poi andremo alla scoperta di città d’arte, borghi romantici della piana e dimore storiche nobiliari e padronali che offrono visite e ospitalità. Partiamo da Desenzano del Garda, che possiamo raggiungere comodamente in treno per visitare il suo bel lungolago in stile veneziano e organizzare qualche escursione nei dintorni, tra cui sicuramente la visita a Sirmione (Grotte di Catullo, Castello scaligero) e in un paio di cantine specializzate nella produzione del Lugana, il vino bianco ricavato dalle uve Turbiana che si sposa perfettamente con i piatti di pesce di lago che potremo provare al Ristorante Alla Torre di San Martino della Battaglia, luogo peraltro di storica importanza perché qui e nella vicina Solferino furono combattute le battaglie che permisero ai piemontesi di conquistare la Lombardia nel 1859. Scendiamo quindi nel Mantovano per raggiungere Castiglione delle Stiviere, che con la vicina Castel Goffredo forma il polo di riferimento mondiale per la produzione di calze e intimo, nelle cui vicinanze si trova il Castello di Solimago, luogo ideale per trascorrere qualche giorno di relax tra i colli morenici di Solferino perché nei locali annessi alla dimora patrizia di Palazzo Fattori, edificata nel Settecento, sono disponibili sei appartamenti ristrutturati secondo i principi della bio-architettura.

Da qui iniziamo il percorso tra le campagne mantovane che ci porterà fino al capoluogo di provincia attraversando centri come Gazoldo degli Ippoliti, nota a livello industriale per essere la sede originaria del Gruppo Marcegaglia, e poi spostandoci verso il corso del Mincio a Curtatone, da dove entreremo a Mantova dopo una sosta al celebre Santuario delle Grazie, la cui costruzione risale all’inizio del Quattrocento per volere di Francesco I Gonzaga come voto alla Madonna durante una delle tante pesti che afflissero la città. E qui si trova anche una celebre trattoria, Locanda delle Grazie, dove provare il risotto con il luccio e altre specialità locali. A Curtatone inizia a formarsi anche il Lago Superiore originato dal Mincio e che insieme al Lago Inferiore caratterizza l’unicità della città di Mantova, patrimonio mondiale dell’umanità, centro di riferimento europeo sotto i Gonzaga che vi hanno lasciato il segno, donando a questo piccolo centro di meno di 50mila abitanti dei gioielli come il Palazzo Ducale, Palazzo Te, il Castello di San Giorgio e la magnifica Piazza delle Erbe, a cui si aggiungono diverse chiese e a uno dei teatri più belli d’Italia, quello Scientifico del Bibiena. Nella città che diede i natali al poeta Virgilio, e dove realizzò molti dei suoi capolavori il pittore veneto Andrea Mantegna, scegliamo di pernottare in pieno centro al Ca’ degli Uberti Palace Hotel, mentre tra i ristoranti possiamo consigliare le esperienze da Il Cigno – Trattoria dei Martini o ai Due Cavallini, e per i golosi sono da provare le specialità di Antoniazzi al Caffè Borsa.
Da Mantova scendiamo verso il Po lungo la provinciale 420 per raggiungere Sabbioneta, patrimonio Unesco e borgo inserito tra i più belli d’Italia per la sua unicità: quella di essere stata realizzata dal nulla da Vespasiano Gonzaga secondo i criteri della città ideale. E qui visitiamo, oltre al Palazzo Ducale e al Palazzo della Ragione, la dimora storica Villa Cantoni Marca, che fu la residenza estiva di una famiglia laziale e oggi viene utilizzata come dimora di charme e come ristorante, perché al suo interno si trova L’Osteria dei Capuccini.

La località successiva, Casalmaggiore, ci porta già nella provincia di Cremona e ad affacciarci finalmente sul Po, che da qui in poi costituirà una presenza abbastanza ferma del nostro viaggio. Prima di fermarci a Cremona, saliamo leggermente fino a raggiungere, in località Dosimo, la dimora storica Villa Calciati Crotti, costruita tra il Seicento e il Settecento, per ammirare – la visita è su prenotazione e per gruppi – le sue sale affrescate, la corte e il parco della villa, location ideale per grandi eventi. A Cremona ci fermiamo per almeno un giorno per ammirare il celebre Torrazzo, visitare il centro storico con il Duomo, la piazza del Comune, il Museo del Violino che qui, grazie anche alla figura di Stradivari, ha la sua città d’elezione, e poi per acquistare qualche souvenir goloso nel negozio più antico della città, quello di Sperlari, luogo originario dell’attività del marchio. Riprendiamo il viaggio superando la zona industriale, oltrepassiamo l’Adda e, di cascina in cascina, raggiungiamo il piccolo centro di Cornovecchio dove si trova la Villa Gattoni Cattaneo, costruita nel 1824 da un commerciante che fece fortuna rifornendo l’esercito francese alla fine del Settecento e che oggi offre ospitalità come relais di charme nella sua foresteria con tre appartamenti indipendenti e la piscina sotto il portico del vecchio fienile. Risaliamo leggermente verso Pizzighettone, borgo che costituisce un esempio di architettura militare con una cerchia muraria rinascimentale intatta, dove si trova Palazzo Silva, dimora storica edificata nel Settecento: chi ama i cani da caccia amerà sapere che qui, nella seconda metà dell’Ottocento, ha avuto sede il più importante allevamento di bracchi italiani, per volontà del cavalier Francesco Silva. Risaliamo ulteriormente per raggiungere Crema, città che ha conquistato notorietà nel mondo grazie al film premiato con l’Oscar di Luca Guadagnino, “Chiamami col tuo nome”, girato perlopiù in questa bella città attraversata dal fiume Serio. Tra i luoghi da visitare a Crema c’è una dimora storica, Palazzo Zurla De Poli, edificata nel 1520 da Leonardo Zurla, oggi riportata all’antico splendore e aperta al pubblico come sede di eventi aziendali, culturali e in particolare per concerti di musica classica.

Nei pressi di Pandino, all’interno del borgo storico di Palazzo Pignano, troviamo un’altra dimora risalente allo stesso periodo, Villa Marazzi, con ampie sale affrescate al proprio interno e un parco con piante secolari e piscina all’esterno. Si tratta del luogo ideale per la celebrazione di cerimonie, con la possibilità del rito religioso nella vicina Pieve di San Martino. Qui peraltro siamo piuttosto vicini alla città di Milano, ma ora torniamo verso il corso del Po passando per Lodi, a cui dedicheremo mezza giornata per visitare le principali attrazioni del capoluogo di provincia attraversato dall’Adda (Piazza della Vittoria, Tempio dell’Incoronata, Duomo e Chiesa di San Francesco) e per poi fermarci a Cascina Sesmones, dimora storica il cui nome testimonia l’origine conventuale (sei monaci) di questa cascina oggi trasformata in hotel con sale meeting e location per eventi. Ci dirigiamo poi a San Colombano al Lambro, città del vino posizionata in una delle rare alture di questa parte di Lombardia, e da qui raggiungiamo il Castello di Chignolo Po, la “Versailles della Lombardia”, dimora patrizia settecentesca con scenografico cortile barocco, grandi sale affrescate di scuola tiepolesca, per volere del proprietario dell’epoca, il Cardinale Agostino Cusani Visconti. Il Castello è visitabile nei fine settimana e nei festivi senza necessità di prenotazione. Raggiungiamo finalmente Pavia, tappa conclusiva del nostro viaggio, per ammirare il centro della città, il Ponte Coperto sul Ticino, la vicina Certosa e per oltrepassare, infine, il corso del Po entrando nella zona vitivinicola dell’Oltrepo Pavese dove, tra una cantina e l’altra specializzata in bollicine metodo classico, avremo la possibilità di visitare, nei pressi di Casteggio, Tenuta Pegazzera. Questa dimora storica, costruita all’inizio del Settecento dall’Almo Collegio Borromeo di Pavia che la destinò a residenza estiva e la tenne in possesso fino al 1967, rappresenta uno tra i migliori esempi di “villa lombarda”, lineare ed elegante, e comprende anche un parco con alberi secolari e una cappella dedicata a San Carlo Borromeo, fondatore e gloria del Collegio di Pavia. Oggi è location per eventi e cerimonie.