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Roma, il tour di fuori porta tra mare e castelli

Un fuori porta un po’ ampio, rispetto al vero senso del termine, è quello che andiamo a intraprendere con questo itinerario che parte da Roma e fa ritorno nella Capitale interpretando l’anello del G.R.A in modo estensivo. In poco più di 250 chilometri, completiamo il periplo della Città eterna e lo facciamo dalla costa ai laghi, dalle antiche paludi fino ai castelli. Il filo conduttore, l’elemento di continuità del viaggio, sono le dimore, ma non solo: anche al di fuori del territorio comunale più grande d’Italia, la grandezza di Roma si continua a percepire, come se fosse trasmessa dalla sua stessa storia.

Essendo un percorso ad anello, non è importante definire con esattezza il punto di partenza: dipende da dove uno è più comodo, tanto alla fine inizio e traguardo coincidono. Decidiamo quindi di iniziare da Fiumicino, e non necessariamente perché il Leonardo da Vinci sia l’aeroporto più importante d’Italia… La prima serie di monumenti da visitare che troviamo sul percorso, dirigendoci verso sud, sono parchi archeologici, ed essendo nei pressi di Roma ci sembra un fatto abbastanza prevedibile: nell’ordine compaiono sulla nostra strada i Porti di Claudio e di Traiano, la Necropoli di Porto e il Parco Archeologico di Ostia Antica che è certamente uno tra i più interessanti al di fuori delle mura romane, con un meraviglioso e pure ben conservato teatro romano e con il Capitolium che si erge al di sopra di tutto il resto. Venendo a tempi un po’ più recenti, andrebbe visitato anche il Castello di Giulio II, voluto dal cardinale Giuliano della Rovere (futuro Papa Giulio II) quando ancora era tale. Proseguiamo superando un altro castello, quello della famiglia Chigi nel quartiere di Castel Fusano, e invece di recarci verso il Lido di Ostia, scelta che verrebbe generata in automatico nei mesi più caldi, imbocchiamo il viale Cristoforo Colombo in direzione Eur ma ci fermiamo ben prima perché girando intorno alla Tenuta di Castel Porziano, che è residenza presidenziale e quindi sarebbe quantomeno difficile attraversarla (ma a piedi si può fare, perché la visita è consentita al pubblico), arriviamo al Castello di Decima, la prima dimora storica del nostro itinerario. Il suo nome deriva dal fatto che si trova al decimo miglio della via Laurentina e in passato ospitava una fortificazione altomedievale, che fungeva da stazione per il cambio dei cavalli. Con i suoi 6.145 ettari la tenuta rappresenta la più grande area protetta del sistema parchi di Roma Natura. La dimora oggi viene utilizzata come location per cerimonie ed eventi e ha a disposizione varie opzioni di alloggio. Da qui proseguiamo verso Castel Romano dove troviamo prima il frequentatissimo Designer Outlet di McArthurGlen e poi il parco tematico Cinecittà World realizzato con le scenografie del premio Oscar (per tre volte) Dante Ferretti. Arrivati a Pomezia, svoltiamo verso il mare e arriviamo al Castello Borghese, che si trova in località Pratica di Mare, nome noto per chi conosce l’Aeronautica Militare. Il luogo è leggendario perché questo possedimento della famiglia Borghese (dal 1617) sorge sulle rovine dell’antica città di Lavinium fondata da Enea a seguito del suo approdo sulla costa laziale. Visitabile su appuntamento, il castello ha superato la dura prova dei bombardamenti nella Seconda Guerra Mondiale e a partire dagli anni Sessanta, il suo borgo è diventato un polo d’attrazione frequentato da esponenti del cinema, dell’arte e della cultura.

Da qui prendiamo la via del mare e superiamo la località di Ardea, dove nel Museo Giacomo Manzù sono esposte le opere donate dal celebre scultore allo Stato Italiano nel 1979 e aperto due anni dopo, e proseguiamo fino ad Anzio, che fu teatro dello sbarco alleato all’inizio del 1944. Tra Anzio e Nettuno, immersa in un parco monumentale, sorge la Villa Borghese di Nettuno, già Villa di Bell’Aspetto, la cui costruzione ebbe inizio nel 1647 per volere del Cardinale Vincenzo Costaguti e che poi passò due volte di mano, prima alla famiglia dei duchi Torlonia e poi ai principi Borghese. Oggi la villa è visitabile gratuitamente e dispone di dieci appartamenti messi a disposizione degli ospiti. Da vedere, in zona, il Museo dello Sbarco e il Santuario di Santa Maria Goretti con il corpo della fanciulla, martire della purezza.

Nettuno è il punto più a sud dell’itinerario che ora ci porterà, salendo verso l’entroterra, nella zona dei Castelli Romani, che come insegnano gli “stornelli” sono un territorio vitivinicolo di primaria importanza e qui ha sede il Consorzio di Tutela Denominazioni Vini Frascati, attivo dal 1949. Arriviamo nella zona dei Castelli Romani dopo aver superato il Lago di Nemi, dove si trova il Museo delle Navi Romane che è stato il primo in Italia a essere costruito in funzione del contenuto, in quanto ospita due gigantesche navi appartenute all’imperatore Caligola e recuperate nelle acque del lago tra il 1929 e il 1931. Tra il lago di Nemi e quello di Albano si trova un’altra dimora storica, Villa del Cardinale, costruita nel 1629 dal Cardinale Gerolamo Colonna sul terreno donatogli dal Papa Urbano VIII Barberini, che in questi territori praticava la caccia. Oggi è una location immersa in un parco secolare utilizzata per eventi e cerimonie con 20 camere a disposizione nella villa e 14 nel borghetto. Inoltre, è visitabile su prenotazione e per gruppi. Visitiamo quindi un’altra dimora storica, sempre nel territorio comunale di Rocca di Papa. Si tratta di Villa Barattolo, attuale sede del Parco Regionale dei Castelli Romani, costruita all’inizio del 1900 dal milanese Achille Franzosini e poi venduta all’avvocato Giuseppe Barattolo, industriale cinematografico del periodo del cinema muto, quindi acquistata nel 1989 dall’Ente regionale Parco dei Castelli Romani e ristrutturata per ospitarne gli uffici amministrativi; nel suo parco è stato realizzato un sentiero natura attrezzato.

Da Villa Barattolo scendiamo verso Marino e da qui raggiungiamo l’incantevole borgo di Castel Gandolfo, residenza estiva dei Pontefici, dove si trovano i resti della Villa di Domiziano e la Fattoria Vaticana. Sempre affacciata sul lago Albano troviamo Ariccia, universalmente famosa per la produzione della Porchetta IGP, la cui sagra è un appuntamento fisso ogni anno a inizio settembre. E prima di raggiungere Frascati, facciamo un passo verso la Capitale e il suo city airport di Ciampino per visitare la Tenuta di Fiorano, antico casale fortificato con residenza padronale, per scoprire i vini Fiorano bianco e rosso di cui la tenuta, proprietà dei Principi Boncompagni Ludovisi, è portabandiera nel mondo, acquistando anche gli altri prodotti (pasta, farine, olio, miele, confetture) da agricoltura biologica frutto dell’attività agricola della tenuta. L’area gourmet è attiva su prenotazione ed è naturalmente location per eventi e cerimonie.

Frascati vale una visita e non solo per dedicarsi al tour delle “fraschette”, come sono chiamate le sue osterie, ma anche e soprattutto per il patrimonio storico e artistico del principale borgo dei Castelli: la Cattedrale del XV secolo, la Chiesa di Santa Maria del Vivaro, il Palazzo episcopale, l’antica Tusculum con i resti del teatro romano del II secolo d.C. e le tante ville che testimoniano lo splendore raggiunto in epoca rinascimentale. Nei pressi di Frascati troviamo la Tenuta di Pietra Porzia che prende il nome dal suo antico proprietario, Marco Porcio Catone, oggi proprietà della famiglia Giulini; qui si coltivano vite e olivo, si organizzano visite alla cantina e al lago sotterraneo (l’antico Lago Regillo, fu teatro di battaglia tra Romani e Latini) ma la tenuta può rappresentare una soluzione ideale per pernottare tra i Castelli e a pochi chilometri dal centro di Roma.

È giunto il momento di lasciare i Castelli per far ritorno al punto di partenza e per velocizzare il rientro utilizziamo il Grande raccordo anulare, che imbocchiamo all’altezza di Tor Bella Monaca, e proseguiamo fino a raggiungere l’uscita di via Flaminia Nuova per visitare il Castello di Tor Crescenza, antica fortezza con tanto di ponte levatoio, nato come torre difensiva (nel 1100) e poi ampliato, raggiungendo le attuali dimensioni, nel corso del XV secolo per opera del marchese Francesco Crescenzi. La sua posizione estremamente vicina al centro di Roma e al quartiere Parioli fa di questa dimora una location perfetta per l’organizzazione di grandi eventi.

Siamo giunti quasi alla fine e ricongiungendosi al punto di partenza, visitiamo lungo l’Aurelia l’ultima dimora di questo itinerario fuori porta: Castello di Torre in Pietra si trova nei pressi di Fiumicino, è di origine medievale e al centro del borgo interno è dominato dal palazzo del Seicento con il piano nobile affrescato dal pittore Pier Leone Ghezzi. Il palazzo fu edificato per volere dei Principi Peretti e poi si susseguirono diverse proprietà fino all’acquisizione nel 1926 da parte del senatore Luigi Albertini, storico direttore del Corriere della Sera, ai cui eredi appartiene tuttora. Oltre a essere location per eventi, il Castello è visitabile e al suo interno è presente la Cantina Castello di Torre in Pietra, che produce vini da agricoltura biologica, e la presenza al suo interno dell’Osteria dell’Elefante ci consente di concludere il viaggio degustando i loro vini in abbinamento con i piatti del territorio.